benzina

Prezzi record per la benzina, sulla quale da oggi si abbatte l’effetto delle addizionali regionali che scattano nel Lazio, in Liguria, in Toscana, nelle Marche e in Umbria. La verde ormai sfiora 1,74 euro al litro e in alcune aree del Paese raggiunge punte di quasi 1,8 euro al litro.Questa mattina sono infatti scattate le addizionali regionali sulla benzina che, calcolando il peso di ciascuna regione sui consumi nazionali, fanno aumentare la media dei prezzi nazionali di circa un centesimo al litro. Sono cinque le Regioni interessate dai rincari: il Lazio (con un aumento pari a 3,12 centesimi al litro Iva inclusa), la Liguria (2,93 centesimi), le Marche (6,75), la Toscana (6,05) e l’Umbria (4,84).
È quanto rileva il monitoraggio di Staffetta Quotidiana. Il risultato è che nelle Marche i prezzi medi della verde superano questa mattina quota 1,8 euro/litro, mentre punte massime sopra 1,8 si registrano anche in Liguria e in Toscana. Nel Lazio la media dei prezzi si attesta a 1,758 euro/litro, con massime a 1,776. Il ciclone delle addizionali si abbatte su regioni che rappresentano circa un quarto dei consumi nazionali di benzina; l’impatto sulle medie nazionali è pari a un rialzo complessivo di un centesimo al litro, con il risultato che la verde ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro/litro, con punte appunto di quasi 1,8 euro/litro nelle aree dove l’effetto delle addizionali è più forte. La media ponderata nazionale dei prezzi in modalità servito sale così di un centesimo al litro a 1,727 euro/litro, quella del gasolio è ferma a 1,697 euro/litro.
La continua corsa al rialzo dei carburanti, che ha avuto un’impennata con l’aumento delle accise di 10 centesimi di inizio dicembre, preoccupa non poco i Consumatori.  A fine dicembre, Federconsumatori e Adusbef stimavano che in un anno il pieno è arrivato a costare 15 euro in più, pari a 360 euro l’anno in più (con una media di due pieni al mese) cui si aggiungono ricadute indirette pari ad altri 290 euro annui.
Sempre a fine dicembre, le associazioni aderenti a Casper (Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) hanno deciso di indire due giorni di “sciopero della benzina” per protestare contro i rincari dei carburanti. “Il 5 e il 6 gennaio prossimi i cittadini italiani sono invitati ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e gasolio, come forma di protesta contro i continui aumenti delle accise decisi dagli ultimi due governi, e contro le speculazioni sui prezzi alla pompa che mantengono alti i listini nonostante il calo del petrolio”, ha annunciato Casper-Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, per il quale la stangata sul pieno sfiora già (e nel computo mancano i rincari odierni delle addizionali) i 200 euro ad automobilista, e può portare un effetto negativo sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati su gomma fino a più 0,3% sul tasso di inflazione.
L’aumento delle accise regionali avrà ricadute “drammatiche”, spiegano Federconsumatori e Adusbef. Secondo le previsioni aggiornate dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, gli automobilisti spenderanno per il pieno di benzina 192 euro in più nel 2012, cui si aggiungono ricadute indirette pari a 161 euro annui di rincari nel settore alimentare. “Per questo si rende sempre più urgente intervenire sul fronte dei carburanti, prima di tutto con l’annullamento del nuovo aumento dell’IVA prospettato da settembre, che avrà effetti disastrosi sul potere di acquisto delle famiglie”, hanno detto Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.


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1 thought on “Scattano addizionali regionali, benzina record a 1,74 euro/litro

  1. Ecco una lista di accise che trovo davvero assurdo dover pagare ancora oggi: 1.90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935, 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956, 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963, 10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966, 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968, 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976, 75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980, 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983, 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996, 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
    Il tutto comporta 485.90 lire di tasse assurde, ovvero 25 centesimi di euro, per ogni litro di carburante che acquistiamo! (fonti: Atti parlamentari 2004 – Camera dei Deputati)
    Fonte ProvocatoriaMente.
    Dal 1935 che cosa avete ottenuto con le vostre chiacchiere?
    Adesso avete nuovamente posato lo sguardo sull’aumento della benzina: facciamo un poco di chiacchiere e tutto rimane come è stato stabilito. Vergognatevi!!!

Parliamone ;-)

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