Dall’inizio dell’anno i consumi di carburante sono diminuiti dell’1%, all’insegna della formula “meno uso, più risparmio”. Gli italiani, insomma, lasciano sempre più spesso a casa l’automobile. Nonostante questo i prezzi sono ancora piuttosto alti e benzina e diesel sono allineati fra loro nonostante la differenza nei costi di raffinazione. Questa l’odierna analisi di Codici.
“Cosa sta succedendo al prezzo dei carburanti? Come mai precipitano di colpo le quotazioni internazionali dei prodotti e la rete carburanti nazionale?”, si chiede Ivano Giacomelli, Segretario nazionale dell’associazione. Spiega Codici: “C’è comunque da considerare che, nonostante  il ribasso appena citato, i prezzi praticati sul territorio sono ancora molto alti. Nel dettaglio, le medie nazionali della benzina e del diesel sono  pari a 1,804 e 1,715 euro/litro (Gpl a 0,743). Le “punte” in alcune aree sono per la “verde” fino a 1,850 euro/litro, il diesel a 1,750 e il Gpl a 0,766. Cifre che vanno a pesare non poco sulle tasche dei cittadini italiani, che subiscono quotidianamente le conseguenze disastrose dell’attuale crisi economica e sociale”.
“Oggi – aggiunge Giacomelli – siamo di fronte ad uno specifico trend di consumo, che si concretizza in particolar modo nei primi due mesi del 2014: in questo periodo la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio) evidenzia un regresso dell’1%, che equivale a ben  48.000 tonnellate in meno. Come si spiega tutto ciò? È semplice. La gente lascia a casa la macchina, per questo si vende di meno. Rimane ancora aperto invece il “mistero”, se così può essere definito, sui prezzi di benzina e diesel, che sono straordinariamente così simili tra loro, nonostante la notevole differenza dei loro costi di raffinazione. Da tempo, oramai, si pone il quesito, ma tutt’ora non si trovano spiegazioni per motivarlo”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)