“Il decreto legislativo 150/2012 sull’uso sostenibile dei fitofarmaci desta perplessità”. Esordisce così il presidente di Coldiretti Sergio Marini in un’intervista rilasciata sul numero 35 della rivista “L’informatore agrario”. Il decreto in questione ha previsto uan serie di vincoli in capo all’agricoltore: l’obbligo di formazione degli utilizzatori professionali, dei distributori e dei consulenti sull’impiego dei fitofarmaci, la modifica delle norme relative al rilascio del patentino necessario all’acquisto dei prodotti fitosanitari, lo svolgimento dei controlli delle attrezzature per l’applicazione dei fitofarmaci, limitazioni rilevanti all’uso dei fitofarmaci nelle aree protette e in quelle della Rete Natura 2000.
“Tale orientamento – continua il Presidente – stride con l’attuale politica del Governo finalizzata a semplificare gli oneri delle imprese che, invece, in tale provvedimento vanno addirittura a moltiplicarsi”.
Marina fa l’esempio dell’art.15 che “preoccupa maggiormente” in quanto “nelle aree protette e in quelle della Rete Natura 2000 è situato un quarto della superficie agricola nazionale”.
Ma nulla ancora è perduto in quanto il decreto legislativo prevede una fase di consultazione delle organizzazioni professionali che, stante quanto dichiarato in via informale dal Ministero dell’ambiente, dovrebbe tenersi ad ottobre al termine dell’elaborazione della bozza di Piano Nazionale. In quella sede – conclude Marini, porteremo le nostre richieste.


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