Mentre si avvicina la scadenza per il pagamento dell’Imu, un’analisi della CGIA di Mestre evidenzia che rispetto ai 21 miliardi di euro inizialmente attesi, il gettito Imu complessivo sarà superiore e pari ad almeno 24,1 miliardi: oltre 3 miliardi di euro in più.
Il 62,5% del gettito previsto dall’applicazione dell’imposta sarà a carico delle famiglie italiane; il restante 37,5%, invece, ricadrà sulle spalle delle attività economiche. Scendendo nel particolare, sul gettito stimato dalla CGIA emerge che 4,2 miliardi di euro verranno dai proprietari di prima casa (pari al 17,5% del totale) mentre 10,8 miliardi peseranno sui proprietari di seconde e terze case – pari al 45% del totale – mentre il restante 37,5%, pari a poco più di 9 miliardi, verrà dal gettito Imu pagato dalle imprese.
Per la CGIA, in realtà, l’importo potrebbe essere anche maggiore.  “I 3 miliardi di euro in più – sottolinea il segretario dell’associazione Giuseppe Bortolussi – rappresentano addirittura un importo sottodimensionato. Nell’analisi, infatti, non abbiamo considerato gli incassi che verranno dai terreni di tutto il territorio nazionale, dagli immobili ubicati nelle Province autonome di Trento e Bolzano e da quelli riferiti alle unità immobiliari con vocazione potenzialmente no profit. Precisiamo, inoltre, che il gettito è stato stimato applicando su tutto il territorio nazionale le aliquote medie applicate dai Comuni capoluogo di Provincia”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)