“Ogni attacco agli organi di stampa rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero”. Così l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a sostegno del pluralismo dell’informazione. Il tutto nella giornata in cui la Federazione nazionale della stampa ha organizzato una serie di flash mob nelle città italiane a difesa della stampa e dei giornalisti, sotto attacco negli ultimi giorni da parte del Movimento Cinque Stelle.

L’Agcom, si legge in una nota, “sottolinea l’esigenza di un’informazione libera, pluralista, rispettosa della dignità delle persone, del ruolo delle forze politiche e dell’autonomia professionale dei giornalisti. Segnala pertanto che ogni attacco agli organi di stampa rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica”.

All’insegna dello slogan “giù le mani dall’informazione”, i giornalisti italiani saranno in piazza oggi in tutte le regioni per “difendere la libertà di stampa – scrive la FNSI – e contrastare la deriva di un linguaggio della politica fatto di insulti e minacce a chi ogni giorno svolge il proprio dovere di informare i cittadini. Attacchi a una categoria di professionisti, ma soprattutto all’articolo 21 della Costituzione e ai valori fondamentali della democrazia, che mettono a rischio il diritto ad essere informati”. La FSNI e le associazioni regionali hanno organizzato una serie di flash mob nelle piazze per dire “Basta attacchi ai giornalisti” e “Giù le mani dell’informazione”. Altri due eventi sono previsti a Bruxelles, organizzati dalla Federazione europea dei giornalisti, e a Londra ad opera dei freelance italiani che lavorano per i quotidiani della capitale inglese.


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3 thoughts on “Informazione, Agcom: “Attacchi alla stampa ledono libera manifestazione pensiero”

  1. La “LIBERA INFORMAZIONE” non significa la “LIBERA INSINUAZIONE” o “LA LIBERA OPINIONE” tendente ad orientare i lettori verso un PARTITO od un’altro. C’iò che i giornalisti (e le TV nei talk show politici) non devono dimenticare è la loro sacrosanta nobile e giusta funzione INFORMARE INDIPENDENTEMENTE dalle tendenze politiche del proprio editore/padrone che detta ciò che si deve o no pubblicare altrimenti non è giornalismo : “è campagna elettorale ” con l’informazione deviata.Questo è il principale motivo per cui la stampa è andata in crisi e si reggono sulle sovvenzioni statali che,a loro volta, elargiscono soldi prelevati dall’Erario che,potrebbero invece destinarli ad investimenti per aumentare il PIL e partecipare alla crescita nazionale.Quando le cose andranno in questa direzione ricomincerò ad acquistare i giornali.

  2. L’ informazione, pilotata dalla tendenza politica dell’editore,non sarà MAI LIBERA, anche ignorare l’informazione è un NON-GIORNALISMO. Per esempio le TV addomesticate a limitare un’informazione rispetto ad altre fà disinformazione,per esempio: Per riempire il propri TG ripetono , fino all’ossessione , le stesse notizie per giorni e settimane mentre l’ASSOLUZIONE della Raggi è stata data notizia frettolosamente ed una sola volta mentre l’incendio in California viene ripetuta fino all’OSSESSIONE….dov’è il giornalismo? Questa è campagna elettorale.

  3. Non appena si è parlato di riforma dell’informazione si è verificata un’alzata di scudi di quasi TUTTI gli editori e giornalisti…..senza sapere ancora di che si tratta,in sostanza stanno dicendo che non accettano riforme e vogliono che le cose restino così come sono…..che significa? che hanno la coscienza sporca e vogliono continuare a svolgere il loro mestiere per orientare le masse alla tendenza politica dell’editore che li….comanda altro che indipendenza

Parliamone ;-)

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