Ancora rincari nel settore carburanti, record storico per il metano
In un anno il prezzo della benzina ha subito un incremento del 21,5%, mentre quello del diesel del 21,7%. Le proposte delle Associazione dei Consumatori per frenare i rincari dei carburanti
Prosegue l’ondata di rincari nel settore dei carburanti, con le nuove rilevazioni Mise che fissano a 1,686 euro al litro il prezzo medio della benzina, e il gasolio che raggiunge quota 1,536 euro/litro.
La spesa media per il pieno di benzina si è impennata, dunque, di ben 5,5 euro in appena una settimana sulla scia ai recenti aumenti del prezzo del petrolio e delle quotazioni dei prodotti raffinati nel Mediterraneo: è quanto emerge da una elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sui dati Mise; mentre il diesel registra aumenti medi di oltre 7 euro per un pieno nell’ultima settimana.
Rincari carburanti, intervengono le associazioni dei consumatori
“In un anno, dalla rilevazione del 5 ottobre 2020, quando la benzina era pari a 1.388 euro al litro e il gasolio a 1.263 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 14 euro e 93 cent in più per la benzina e 13 euro e 70 cent in più per il gasolio, con un incremento, rispettivamente, del 21,5% e del 21,7%“, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Sulla base dei listini odierni – sottolinea il Codacons – una famiglia media deve mettere in conto una maggiore spesa per i rifornimenti di carburante pari a +357 euro su base annua in caso di auto a benzina, +328 per l’auto diesel”.
Allarme anche per il metano
Un allarme che stavolta – afferma Assoutenti – riguarda anche il metano, i cui prezzi in molti distributori superano la soglia di 2 euro al kg e raggiungono un record storico.
“Un danno enorme per chi possiede auto alimentate a metano – spiega il presidente Furio Truzzi – considerato che in molte zone del paese i distributori che vendono tale carburante sono pochissimi e gli automobilisti non hanno possibilità di scegliere il gestore più economico, non essendoci concorrenza tra operatori”.
Rincari carburanti, Consumatori chiedono l’intervento del Governo
Di fronte a quella che è a tutti gli effetti una emergenza, Assoutenti chiede, dunque, al Governo di intervenire con urgenza, tagliando la tassazione che vige sui carburanti, in modo da contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese.
Anche Federconsumatori chiede di adottare politiche di sistema tese a contenere gli aumenti.
“Siamo convinti sia necessario il massimo sforzo per coordinare a livello europeo l’acquisto delle materie prime: proprio in tal senso arriva da Spagna e Francia la proposta di una piattaforma UE per i contratti di gas naturale, in modo da far fronte comune contro la congiuntura dei prezzi dell’energia – afferma Federconsumatori. – Inoltre, a livello nazionale, è indispensabile mettere in campo misure più determinate in direzione della riforma di oneri di sistema e accise, eliminando l’applicazione dell’IVA su altre tasse e spostando alcune componenti sulla fiscalità generale (a partire proprio dagli incentivi per le fonti rinnovabili)”.
“Inoltre riteniamo improrogabile in questa fase – conclude – che il Governo si impegni a promuovere un accordo di sistema tra autotrasportatori e reti di vendita dei carburanti, per evitare ulteriori rincari. È fondamentale monitorare e arginare i fenomeni speculativi”.