Biodiversità, Consiglio ribadisce impegno a proteggere un terzo del pianeta entro il 2030 (Foto di nathalieburblis da Pixabay)

Il Consiglio ribadisce l’impegno globale a proteggere un terzo del pianeta entro il 2030 e avviare un percorso di ripristino della natura. Il Consiglio ha approvato ieri le conclusioni in vista della Conferenza delle parti sulla convenzione sulla diversità biologica (COP16) e delle riunioni sul protocollo di Cartagena e sul protocollo di Nagoya, che si terranno a Cali, Colombia, dal 21 ottobre al 1º novembre 2024. Le conclusioni costituiranno la posizione negoziale generale dell’UE durante le riunioni.

La continua perdita di biodiversità è una minaccia globale ed esistenziale per l’umanità ed è necessario un cambiamento trasformativo per affrontare questa sfida – spiega una nota – In tale contesto, il Consiglio sottolinea l’urgente necessità di un’attuazione piena ed efficace del quadro globale per la biodiversità”.

Biodiversità, gli impegni al 2030

Nelle sue conclusioni il Consiglio ha dunque ribadito gli impegni assunti nel 2022 nell’ambito del quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal: proteggere un terzo del pianeta entro il 2030 e far in modo di avviare la natura in un percorso di recupero e ripristino a beneficio delle persone e del pianeta. In tale contesto, ribadisce l’impegno dell’UE e dei suoi Stati membri ad attuare il quadro globale per la biodiversità (Global Biodiversity Framework).

Il Consiglio, ancora, “ribadisce l’importanza fondamentale dell’integrazione della biodiversità a tutti i livelli di governo e della società. L’UE è fortemente impegnata ad affrontare la perdita di biodiversità, il degrado degli ecosistemi, del suolo, delle acque e degli oceani, i cambiamenti climatici e l’inquinamento in modo efficace e integrato”.

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica è entrata in vigore nel 1993. Ha due protocolli, il protocollo di Cartagena sulla biosicurezza e il protocollo di Nagoya sull’accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo, entrati in vigore rispettivamente nel 2003 e nel 2014. La Conferenza delle parti si tiene ogni due anni. Nel 2022, la Cop15 ha concordato il nuovo Global Diversity Framework che fissa 23 obiettivi volti ad arrestare la perdita di biodiversità, tra cui l’impegno a proteggere il 30% delle terre e degli oceani entro il 2030.

Nella prossima Cop16 i governi esamineranno i progressi compiuti nell’attuazione del Global Biodiversity Framework. Sarà la prima Cop sulla biodiversità dopo l’adozione del Quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal del 2022.


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