Bankitalia: il 5% delle famiglie più ricche possiede il 46% della ricchezza totale (Foto Pixabay)

Il 5% delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46% della ricchezza netta totale. È il dato che viene dai Conti distributivi sulla ricchezza delle famiglie: prime evidenze sull’Italia, pubblicati oggi dalla Banca d’Italia. Per la prima volta infatti Bankitalia, informa una nota online, pubblica le statistiche sperimentali trimestrali sui conti distributivi sulla ricchezza delle famiglie italiane (Distributional Wealth Accounts, DWA), in contemporanea con l’uscita dei dati sull’area dell’euro prodotti dalla Banca Centrale Europea.

La distribuzione della ricchezza delle famiglie

Le statistiche sui conti distributivi offrono informazioni sulla distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane.

“Il cinque per cento delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46 per cento della ricchezza netta totale. I principali indici di disuguaglianza sono rimasti sostanzialmente stabili tra il 2017 e il 2022, dopo essere aumentati tra il 2010 e il 2016”, si legge nel documento.

“La concentrazione della ricchezza è inferiore a quella media dell’area dell’euro in Italia e in Francia ed è maggiore in Germania”, prosegue il documento.

“Secondo le statistiche dei conti distributivi, la composizione del portafoglio è molto eterogenea tra famiglie: in Italia quelle meno abbienti detengono principalmente abitazioni e depositi mentre quelle più ricche diversificano maggiormente, detenendo anche quote significative di azioni, partecipazioni e attività reali destinate alla produzione e di altri strumenti finanziari complessi”.

Le statistiche dei conti distributivi sulla ricchezza offrono informazioni sulla distribuzione della ricchezza delle famiglie coerenti con gli aggregati di contabilità nazionale presenti nei conti patrimoniali. Attualmente, informa Bankitalia, i conti distributivi sono pubblicati da pochi paesi al mondo, quali l’Australia, il Canada e gli Stati Uniti. Per i paesi dell’area dell’euro, sono stati sviluppati da un expert group creato nel 2015 e coordinato, a partire dal 2019, dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalla Banca d’Italia . Nel 2019 la BCE ha incluso la produzione di tali statistiche tra gli obiettivi strategici di medio periodo per le statistiche sui conti finanziari.


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