Tlc, Commissione UE richiama Italia su legge sui servizi accessori
Ogni mese la Commissione europea fa una verifica sugli Stati membri, come gli insegnanti con gli alunni, per vedere se abbiano svolto bene i propri compiti. Se ci sono errori, ritardi o inottemperanze nell’attuazione degli obblighi comunitari, la Commissione prende provvedimenti. All’Italia è toccato un richiamo sul settore delle telecomunicazioni: secondo Bruxelles la legge sui servizi accessori potrebbe limitare il ruolo dell’Agcom.
Nel pacchetto mensile di decisioni della Commissione europea, adottato oggi, ci sono pareri motivati, deferimenti alla Corte di Giustizia UE, in quale caso sanzioni. A febbraio sono stati 151 le decisioni prese, tra cui ci sono 15 pareri motivati e 13 deferimenti alla CGUE, due dei quali prevedono anche sanzioni. Diversi i settori interessati: dall’ambiente (questa volta ad essere multata per le discariche illegali è la Grecia), alla fiscalità, dai trasporti all’energia. E ce n’è per tutti i paesi.
L’Italia ha ricevuto un parere motivato sulle comunicazioni elettroniche. La Commissione ha esaminato la legge italiana che impone la disaggregazione dei servizi accessori, come ad esempio la manutenzione e l’attivazione di linee, nel contesto della disaggregazione generalizzata della rete locale gestita dall’operatore storico Telecom Italia. Una recente legge italiana, al fine di disciplinare direttamente questi servizi accessori, nella pratica ha limitato il margine di discrezionalità dell’autorità nazionale di regolamentazione (Agcom). Ciò è contrario alle regole dell’UE in base alle quali l’autorità nazionale di regolamentazione esercita i propri poteri regolatori ex ante indipendentemente al fine di assicurare che la misura adottata sia appropriata ai problemi di competitività segnalati nell’analisi di mercato.
La Commissione ha pertanto deciso di inviare un parere motivato all’Italia che ora ha 2 mesi di tempo per rispondere. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà deferire l’Italia alla Corte di Giustizia dell’UE.