Orari negozi e chiusura di domenica: legge ferma. Consumatori: “Bene così”
In stallo la legge sui negozi chiusi la domenica e nei festivi. Se n’era parlato tanto qualche mese fa. Erano partite nuove audizioni su un provvedimento che comunque alimenta polemiche legate alle ripercussioni sul lavoro, sui consumi, sulle abitudini dei consumatori. E ora sembra che il progetto sia in una fase di standby. C’è ma le cronache raccontano che il tema è divisivo, che non è all’ordine del giorno, che difficilmente arriverà in Aula prima della chiusura estiva dei lavori parlamentari.
La proposta di legge sulla chiusura domenicale e festiva dei negozi sembra per ora ferma. Il ddl prevedeva apertura domenicali per la metà delle domeniche, 26 su 52, e per 4 festività su 12, e una serie di eccezioni, ma pera ora è fermo in Commissione Attività produttive di Montecitorio. Secondo fonti parlamentari di maggioranza, sottolinea anche l’Unione Nazionale Consumatori, la legge sulla chiusura domenicale dei negozi per ora non farà passi avanti anche perché, secondo alcune rilevazioni, l’opinione pubblica si spaccherebbe a metà sull’opportunità di tenere aperti gli esercizi commerciali di domenica. “Ottima notizia! Perseverare sarebbe stato diabolico – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Peraltro tutte le rilevazioni fatte seriamente, non, quindi, quelle commissionate appositamente per avere la risposta auspicata, ci dicono che l’opinione pubblica non è affatto divisa a metà. La stragrande maggioranza degli italiani è favorevole alla libera apertura dei negozi e considererebbe la chiusura domenicale come un tonfo anacronistico nel passato”.
Il Codacons parla di un dietrofront. “A più riprese e con dati alla mano abbiamo dimostrato al Governo come la misura fosse autolesionista, in un momento in cui i consumi sono in stallo e le famiglie approfittano proprio dei giorni festivi per fare qualche compera”, dice l’associazione. “Sono infatti 19 milioni – ha detto il presidente Codacons Carlo Rienzi – gli italiani che acquistano proprio la domenica e nei giorni festivi, e i cittadini italiani erano fortemente contrari alle chiusure domenicali, misura che, in base ai dati Codacons, avrebbe avvantaggiato unicamente l’e-commerce, il cui giro d’affari sarebbe cresciuto di 2,7 miliardi di euro solo nel primo anno e come effetto diretto di un eventuale divieto di apertura nei giorni festivi per gli esercizi tradizionali”.