Consumi, a gennaio si cerca il risparmio e il cibo light
A gennaio si cambia dieta e si aggiorna la lista della spesa. Due tendenze dominano i consumi dell’inizio anno: la ricerca di risparmio e di prodotti in promozione e quella di cibo a basso apporto calorico (perchè a Natale si è speso e mangiato troppo)
A gennaio si cambia dieta e si aggiorna la lista della spesa. Via la pasta fresca, dentro la frutta e la verdura. Giù il salmone, su il merluzzo surgelato. Smarphone alla mano, si confrontano i prezzi e si cerca l’ultima offerta. Perché dopo le abbuffate natalizie, e le spese fatte sull’orlo dell’euforia, due tendenze dominano i consumi a gennaio: light e promo.
La ricerca di prodotti a basso apporto calorico, perché si è ceduto troppo alla tentazione della tavola e ora occorre rimediare con frutta, verdura, cereali e bresaola. E perché si è anche speso troppo, per cui via i prodotti più costosi e occhio al prezzo e alla promozione.
Light e promo, le tendenze di gennaio
Queste le tendenze fotografate da Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail ed esperti in cataloghi digitali, che ha analizzato le principali tendenze nelle ricerche relative agli acquisti alimentari durante il mese di gennaio.
Protagonisti assoluti sono prodotti a basso apporto energetico e in promozione. Le ricerche di promo aumentano infatti del 4%. Diminuiscono molto le ricerche di prodotti ad alto apporto calorico in favore di quelli light. E si conferma una tendenza rilevata anche da altre analisi: lo smartphone come compagno di ricerche, dispositivo mobile sempre pronto all’uso, tanto che otto italiani su dieci cercano le promozioni attive nei supermercati compulsando il cellulare anche dentro lo stesso punto vendita, mentre si fa la spesa.
Prodotti in promozione, ricerche in aumento
Le feste di Natale lasciano strascichi non soltanto sulla bilancia ma anche nello stato delle finanze. Troppe spese, insomma, e ora bisogna tirare un po’ la cinghia. «
Spinti dai sensi di colpa, si cerca in tutti i modi di risparmiare, a partire proprio da quelli che sono gli acquisti quotidiani a cui solitamente si presta poca attenzione – dice Tiendeo – Non a caso, le ricerche di promo e offerte vedono un aumento repentino durante le prime due settimane di gennaio, indicando lo stato di ristrettezze economiche in cui verte buona parte delle famiglie italiane in questo periodo».
Smartphone, otto su dieci cercano promozioni online
Il dispositivo preferito dagli italiani per questo tipo di ricerche è decisamente lo smartphone, lo strumento con cui è più facile fare ricerche immediate anche per i consumi di prima necessità. Di più. Anche davanti allo scaffale, evidenzia la ricerca.
«In molti casi, inoltre, si tratta di un uso in loco dello smartphone, ovvero nel punto vendita stesso mentre si sta facendo la spesa, per comparare i prodotti che si stanno acquistando con eventuali offerte attive in altri supermercati e ragionare sul da farsi, soprattutto in momenti in cui ogni singolo euro è importante».
Gennaio fra risparmio e cibo light
Risparmiare e rimettersi in forma sono i due imperativi di gennaio. E questo cambia direttamente la lista della spesa, dove entrano i cibi più convenienti, più economici e meno grassi.
Le leccornie sono per le tavolate imbandite, ma costano di più. Dunque a gennaio precipitano le ricerche di gamberi del -61% e in media di pesce e frutti di mare del -70%. Il salmone (-77%), il pesce spada e l’aragosta (-81%) lasciano spazio al tonno in scatola e al merluzzo congelato (+14% e +53%), in attesa di risanare le finanze.
A gennaio ci si (ri)mette a dieta e si cerca di seguire un’alimentazione più salutare, o meno calorica. Il consumo vira verso prodotti a basso apporto energetico, frutta e verdura, avena e cereali, mentre diminuisce quello di cibi più calorici, come la pasta fresca che vede un crollo del -75% rispetto al periodo precedente.
Scendono i consumi di carne rossa, aumentano quelli di pollo e coniglio, fa eccezione la bresaola che raddoppia le ricerche perché è la protagonista di ogni dieta ipocalorica che si rispetti.
Cambia anche la lista delle bibite. Crollano le bevande alcoliche, -40% la birra e -52% il vino, lo champagne vede un calo del -64% e il whisky del -74%. Raddoppiano invece le ricerche di acqua e quelle del latte scremato aumentano del 73%. Aumenta del 79% anche la Coca-Cola Zero.