Torna la rubrica “HC Istruzioni per l’uso”. In questo numero vi proponiamo un approfondimento sulla compravendita delle auto online. Ricordiamo ai nostri lettori che siamo lieti di accogliere proposte su temi di particolare interesse per i consumatori”.

Le attuali tecnologie agevolano chi desidera acquistare o vendere un’auto usata. Il web, infatti, è una grande risorsa per accedere a siti che mettono in vendita auto di seconda mano e per trovare potenziali acquirenti. Se il risparmio di tempo e la vasta gamma di offerte sono fattori positivi, la rete, però, può nascondere individui in malafede che organizzano truffe ben congegnate. Vediamo quali possono essere le attenzioni da mettere in pratica come venditori per difendersi dai malintenzionati.

La consegna dell’auto deve avvenire solo dopo il pagamento: questo significa che non basta ricevere un assegno ma dobbiamo avere anche la comunicazione, da parte della Banca, che sia coperto. Quindi, prima di effettuare il passaggio di proprietà, è opportuno controllare facendo una telefonata alla Banca che chiarirà se sul conto collegato all’assegno c’è il denaro necessario.

Un caso diverso si verifica quando l’acquirente decide di acquistare utilizzando un assegno bancario ma afferma di aver bisogno di liquidità. In questa situazione potrebbe proporre un titolo di credito con un importo maggiore del dovuto e chiedere la differenza in contanti. È facile comprendere cosa può accadere nel caso l’assegno sia falso o scoperto: il truffatore se ne andrà con l’auto e con i soldi del venditore. Può succedere anche che l’acquirente cerchi di pagare la vettura meno del dovuto: niente può rendere sicuri e fermi nella propria richiesta come calcolare il valore dell’auto usata attraverso siti online professionali. Questa valutazione si ottiene in pochi secondi e permette di capire il reale valore di ciò che vendiamo.

Se si possono avere problemi quando si decide di vendere, anche nei panni dell’acquirente i rischi non mancano. Le possibilità di raggiro, infatti, sono molteplici. La concessionaria straniera è l’esempio più classico: trovare la vettura desiderata ad un prezzo molto scontato può sembrare un sogno ma rischia di tramutarsi in un incubo. La concessionaria inizia chiedendo un acconto che sarà defalcato dalla cifra totale al momento del saldo. Il venditore garantisce, inoltre, che se l’auto non dovesse piacere l’acconto sarà restituito e fornisce il contatto del corriere: questo secondo personaggio è un complice che conferma tutto appena viene contattato dal potenziale acquirente.

In alcune truffe conclamate può accadere di incontrare un venditore che ha una grande premura: la cifra richiesta per la vettura è decisamente bassa e gli acquirenti interessati sono molti. Il truffatore suggerirà, così, di inviare un piccolo acconto che consentirà al potenziale compratore di aggiudicarsi l’auto. Una attenta analisi e una valutazione eseguita da un esperto, sono gli step da seguire. Un ultimo suggerimento riguarda il chilometraggio dichiarato che non sempre corrisponde al vero: alcune semplici verifiche possono essere di grande aiuto. Un’auto che ha percorso molti chilometri mostrerà segni di usura alla pedaliera, al cambio e al volante ma anche lo stato dei sedili (soprattutto quello del guidatore), i pulsanti e le varie leve potranno far sorgere più di un interrogativo.

#Adv


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