Architetti e ambietalisti denunciano il grave ritardo nella definizione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle modalità di accesso alle detrazioni fiscali per gli  interventi di riqualificazione energetica che riguardano i condomìni. “L’accesso a questa opportunità sarebbe stato possibile solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ne avesse definito le modalità, ovvero entro 29 febbraio 2016, cosa che, invece, non è ancora avvenuta” scrivono preoccupati il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori  e Legambiente.Il testo approvato nella Legge di Stabilità prevede, infatti, di superare le difficoltà di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi attraverso la possibilità di cederli ai fornitori che, anticipando le risorse necessarie per gli interventi, possono innescare un processo virtuoso di rigenerazione sul patrimonio edilizio italiano. “L’accesso a questa opportunità sarebbe stato possibile solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ne avesse definito le modalità, ovvero entro 29 febbraio 2016, cosa che, invece, non è ancora avvenuta”.
Considerando che le detrazioni scadono il 31 dicembre 2016 – e tenuto conto della complessità di una decisione di intervento da parte dei condomìni – è forte il rischio che i ritardi da parte dell’Agenzia delle Entrate e le incertezze rispetto all’orizzonte degli incentivi possano pregiudicarne il positivo esito. “Siamo indignati – sottolineano ambientalisti ed architetti – perché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate che non ha definito subito e in modo semplice i criteri di cessione delle detrazioni, vanificando così una buona norma voluta da Governo e Parlamento”.


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