Case green, gli effetti sul clima e i costi per le famiglie (Foto Pixabay)

Case green, gli effetti sul clima e i costi per le famiglie

Nei giorni scorsi è arrivato il via libera degli Stati membri alla nuova direttiva sulle case green. Legambiente: “Accelerare l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio per abbattere le emissioni di gas serra, ridurre la bolletta e la povertà energetica”. Ma serviranno ingenti risorse

Quella sulle case green è “una direttiva coraggiosa che l’Italia dovrà recepire ben prima di due anni”. È quanto ha commentato nei giorni scorsi Legambiente davanti al via libera definitivo al Consiglio Ecofin delle norme della direttiva sulle case green, con l’obiettivo di arrivare al traguardo zero emissioni entro il 2050 per il parco immobiliare europeo.

Legambiente ha chiesto di “accelerare l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio per abbattere le emissioni di gas serra, ridurre la bolletta e la povertà energetica”. L’associazione ha espresso soddisfazione per il voto europeo ma delusione per il voto contrario del governo italiano.

 

Case green, c’è il via libera su edifici a emissioni zero entro il 2050 (Foto di Alina Kuptsova da Pixabay)

 

Case green, ambiente e clima

«I danni prodotti nel nostro Paese dagli ultimi eventi estremi hanno dimostrato quanto questa crisi ambientale sia insostenibile dal punto di vista economico, oltre che causa di immani tragedie» ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che ha ricordato come le alluvioni di Toscana ed Emilia Romagna costeranno almeno 12 miliardi di euro.

«E proprio perché queste calamità stanno sempre più prendendo il sopravvento sulla nostra capacità di azione, crediamo che per l’Italia il termine dei due anni per il recepimento della direttiva vada assolutamente accorciato – ha detto Ciafani – In preparazione del Piano Nazionale di Ristrutturazione, che dovrà essere adottato entro due anni dall’entrata in vigore della direttiva appena approvata, ci aspettiamo che già nell’aggiornamento del PNIEC a fine giugno, il governo si impegni nell’elaborazione di una strategia e di politiche da realizzare per raggiungere gli obiettivi della nuova direttiva».

Legambiente ricorda poi che “un occhio di riguardo andrà dato al sistema di sostegno finanziario atto al rinnovamento edilizio che l’Italia dovrà garantire partendo dalle famiglie più fragili”, attraverso incentivi accessibili a tutti e basato sull’efficacia degli interventi.

«La direttiva europea sulle case green è un passo importante dal punto di vista ambientale e sociale. L’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare può concretamente contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, perché dati della Commissione Ue alla mano, gli edifici risultano essere responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate all’energia – ha aggiunto Mimmo Fontana, responsabile rigenerazione urbana di Legambiente – Inoltre l’applicazione della direttiva permetterebbe di supportare un percorso di profondo rinnovamento in grado di influire sul costo energetico delle bollette e conseguentemente sulla riduzione della povertà energetica. La direttiva case green dovrebbe essere accolta dall’Italia come un incoraggiamento a dirottare la spesa pubblica verso innovazione e sviluppo sostenibile a livello ambientale e sociale, partendo innanzitutto dalla programmazione di interventi di rinnovamento sulle unità più energivore che, in base a dati Enea, sono circa il 70% degli immobili residenziali e il 59% di quelli non residenziali».

Case green, qualche stima sui costi

Ma cosa comporterà tutto questo per le famiglie? Ci saranno vantaggi ma anche un esborso consistente da parte dei nuclei familiari.

Secondo il rapporto “Il valore dell’abitare. La sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano” promosso da CRESME, Fondazione Symbola, Assimpredil Ance e European Climate Foundation, “basterebbe far salire di sole 2 classi energetiche il patrimonio edilizio residenziale per consentire la riduzione media del 40% della bolletta di una famiglia, pari a un risparmio annuo di 1.067 euro ai costi del 2022 e allo stesso tempo un incremento del valore delle abitazioni”.

Una casa ristrutturata vale in media il 44,3% in più di una casa da ristrutturare.

Tutto questo però richiederà ingenti risorse pubbliche e private. Un esborso stimato fra i 285 e i 320 miliardi di euro fino al 2030. “In media, una famiglia che vive in un condominio, si troverebbe a dover spendere circa 48mila euro per adeguare il proprio appartamento”  (Fonte: Today.it)


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