Misuratori della pressione arteriosa: perché usarli? (Foto Pixabay)

I misuratori di pressione sono strumenti utilizzati per verificare i due valori della pressione arteriosa, vale a dire la pressione sistolica, detta anche massima, e quella diastolica, nota anche come minima.

La sistolica viene misurata allorquando il cuore si contrae e spinge il cuore nelle arterie, mentre la diastolica viene misurata tra due contrazioni cardiache, quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue. La pressione viene espressa in millimetri di mercurio (mmHg).

Com’è noto a molti, la comunità scientifica ha stabilito dei valori di normalità relativamente alla pressione arteriosa; sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si indicano come normali i valori della classificazione JNT 7 (Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood pressure):

  • sistolica <120 mmHg
  • diastolica <80 mmHg.

Si parla di pre-ipertensione quando la sistolica è compresa tra 120 e 140 mmHg o la sistolica è compresa tra 80 e 90 mmHg.

Nel caso in cui il valore della pressione sistolica superi i 140 mmHg o quello della pressione diastolica superi i 90 mmHg, si parla di ipertensione arteriosa (popolarmente nota come pressione alta), un fattore di rischio importante relativamente a patologie cardiovascolari; è quindi importante tenere sotto controllo tali valori.

In particolare, nel caso di soggetti che presentino uno o più fattori di rischio per eventi cardiovascolari, è utile ricorrere ai misuratori di pressione per un monitoraggio preciso, così da informare il proprio medico di valori sopra la norma.

Anche chi non presenta fattori di rischio dovrebbe comunque, in un’ottica di corretta prevenzione, effettuare un controllo periodico dei propri valori pressori.

Misuratori di pressione per l’uso domestico

In passato, per misurare i valori di pressione arteriosa era di norma necessario recarsi in farmacia o dal proprio medico curante; ma oggi, fortunatamente, si hanno a disposizione misuratori di pressione sia manuali (il classico sfigmomanometro manuale aneroide) sia digitali per l’uso in ambito domestico.

Lo sfigmomanometro manuale può essere più difficoltoso da utilizzare se non si ha una certa dimestichezza con tale apparecchio; è costituito da un bracciale, da sistemare intorno al braccio e da un manometro che rileva la pressione arteriosa.

Un’alternativa possibile, una delle più utilizzate attualmente, è il misuratore di pressione digitale, piuttosto facile da usare, anche se non si ha molta dimestichezza con gli apparecchi elettromedicali. Questa tipologia di apparecchio fornisce di norma anche la misurazione del battito cardiaco e consente di memorizzare le varie misurazioni effettuate.

La memorizzazione è importante soprattutto per tenere un diario da mostrare al proprio medico curante o al cardiologo di fiducia.

Perché usare i misuratori di pressione?

L’ipertensione arteriosa è una patologia che non deve essere trascurata perché, come accennato, è considerata come un importante fattore di rischio cardiovascolare (altri fattori di rischio sono il sovrappeso, l’obesità, l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta e il consumo eccessivo di alcol).

Molto spesso, come spiegato sul sito dell’ISS, l’ipertensione arteriosa non dà segno di sé e quindi, l’unico modo per sapere se si è ipertesi o se si è in una condizione di pre-ipertensione è misurare periodicamente la pressione.

Ecco che avere a disposizione un misuratore di pressione in ambito domestico può essere molto comodo e rientrare in una corretta strategia di prevenzione.

I misuratori di pressione sono poi molto utili per chi segue terapie croniche per la pressione alta; il medico infatti suggerisce in genere al paziente di misurare la pressione prima di prendere il farmaco dando indicazioni sul dosaggio a seconda dei valori ottenuti.


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