Nelle nostre case potrebbe annidarsi un ospite molto pericoloso: il radon, un gas radioattivo classificato tra i cancerogeni più pericolosi, che si annida in ambienti chiusi, dalle abitazioni, alle scuole ai luoghi di lavoro. Un’esposizione elevata e a concentrazioni elevate aumenta il rischio di tumore ai polmoni. Il radon fuoriesce dal sottosuolo e penetra negli ambienti attraverso crepe, fessure, canalizzazioni degli impianti idraulici, elettrici e di scarico.
Per la sua conformazione geologica il nostro Paese è particolarmente sensibile al rischio radon. Misurare la concentrazione di radon nelle proprie case potrebbe essere utile e da dieci anni Altroconsumo dà ai propri soci la possibilità di farlo attraverso un dosimetro, a un prezzo contenuto, grazie a un accordo con un laboratorio specializzato.
In dieci anni sono state 4.760 le misurazioni effettuate nelle case dei soci dell’Associazione che lancia un allarme: in questi anni la media dei valori di radon misurati dai consumatori è aumentata, avvicinandosi al limite previsto per le nuove costruzioni (200 Bq/m3) e nei luoghi di lavoro. Una concentrazione molto più alta dei 70 Bq/m3, che è il valore medio italiano ottenuto con l’indagine nazionale effettuata a campione negli anni Novanta. Lazio e Campania rimangono le Regioni con le più elevate concentrazioni medie di radon, mentre le concentrazioni più a rischio sono state rilevate in alcune zone di Lazio, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.


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