Sui vaccini, il Ministro della Salute, Giulia Grillo chiarisce: “Noi non siamo contro i vaccini” ma per “utilizzare lo strumento dell’obbligo in maniera intelligente, obbligando i cittadini laddove è necessario, sicuramente per il morbillo. A differenza di altre patologie, dove è sufficiente la raccomandazione, come fanno altri Paesi, ad esempio “per l’esavalente”. Intervenendo ieri alla trasmissione de LA7 “L’Aria che Tira”, il Ministro ha tenuto a precisare che “Noi ci siamo opposti al decreto Lorenzin, non perché siamo contro ai vaccini”. A parere del Ministro, l’obbligo vaccinale è sufficiente solo per il morbillo, mentre “per altre patologie è sufficiente la raccomandazione, per esempio per l’esavalente. “Su quegli altri vaccini, anche obbligatori prima del decreto Lorenzin ma ‘in forma leggera’ è possibile secondo noi tornare a un pre-Lorenzin. Mantenendo però alta l’attenzione sul morbillo, che è il vero problema di questo Paese”.

Va ricordato che, secondo il bollettino di luglio 2018 della sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, dal 1 gennaio al 30 giugno 2018, venti Regioni hanno segnalato 2029 casi di morbillo (267 nel mese di giugno), inclusi 4 decessi, e 14 casi di rosolia (3 nel mese di giugno). L’89,4% si è verificato in sette Regioni: Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Toscana. L’età mediana dei casi è stata pari a 25 anni e 393 casi si sono verificati in bambini di età inferiore a 5 anni (di cui 125 avevano meno di 1 anno).

Il 91,3% dei casi era non vaccinato al momento del contagio, il 5,4% era stato vaccinato con una sola dose. Quasi la metà (48,9%) ha sviluppato almeno una complicanza mentre il 59,5% dei casi totali è stato ricoverato. Inoltre, 87 casi sono stati segnalati tra operatori sanitari.

Per quanto riguarda il quadro europeo, il morbillo è una delle malattie che più preoccupano gli Stati, considerando i picchi di infezione registrati in alcuni Paesi. Le persone contagiate, dal 1°agosto 2017 al 31 luglio 2018, sono state14.118: la maggior parte dei quali in Grecia (3.224), Italia con 2.873 ammalati e poi Francia (2.794) e Regno Unito (1.724). Nello stesso arco di tempo i decessi sono stati 37 di cui 5 in Italia e 25 della Romania.


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