Acquisti di Natale, Confesercenti-IPSOS: spesa in crescita, ma pesa l'inflazione

Acquisti di Natale, Confesercenti-IPSOS: spesa in crescita, ma pesa l'inflazione (Foto di Ylanite Koppens da Pixabay)

La spesa degli italiani per le feste è in crescita, anche se l’inflazione continua a orientare le scelte delle famiglie. Dopo un anno di alti e bassi, il mese di dicembre dovrebbe chiudersi con il segno più per i consumi, anche se non mancano le criticità per le piccole e medie imprese del commercio. La ripresa dei consumi del 2024 rischia di essere più lenta delle attese, anche per effetto degli elevati tassi di interesse. È questo il quadro generale tracciato da Confesercenti, in occasione dell’Assemblea 2023.

Il punto della situazione sui consumi

Secondo l’analisi di Confesercenti, alla fine del 2023, i consumi delle famiglie italiane dovrebbero segnare un aumento del +1,2% rispetto al 2022.

Nel confronto con il 2022, i consumi sono cresciuti del +3,7% e del +1,2% nel periodo gennaio-marzo e aprile-giugno, mentre sono diminuiti del -0,2% nel trimestre estivo. In particolare, in presenza di un’ulteriore caduta reale dei redditi da lavoro (-1,3% nel 2023, che porta a una flessione cumulata del 2,5% rispetto al 2021), la dinamica dei consumi è stata sostenuta dalla forte riduzione della propensione al risparmio, scesa sui livelli più bassi degli ultimi 35 anni.

Una condizione che probabilmente verrà meno nel corso del 2024, quando a fronte di elevati tassi di interesse, le famiglie italiane saranno nuovamente indotte ad aumentare il proprio risparmio, con una crescita dei consumi che si fermerebbe di conseguenza allo 0,8%.

La spesa per gli acquisti di Natale

Secondo il sondaggio Confesercenti-IPSOS sulla spesa per i regali di Natale, in media, gli italiani progettano di spendere 223 euro per i doni da mettere sotto l’albero, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi; infatti, al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%.

 

Acquisti di Natale
Acquisti di Natale (Foto di Alexa da Pixabay)

 

L’aumento dei prezzi continua a pesare e ad orientare anche le scelte di allocazione delle risorse, pure se in modo meno pressante dello scorso anno. Gli italiani che dichiarano di voler contenere la spesa per i regali per questo Natale sono il 43%: una quota in diminuzione rispetto al 47% dello scorso anno, ma ancora rilevante. A trainare l’incremento del budget medio è l’aumento dei consumatori che manterranno invariata la spesa (che passano al 41%, dal 39% dello scorso Natale) e di quelli che pianificano di spendere di più (17% nel 2023, erano il 14% nel 2022).

I regali più gettonati e i canali di acquisto preferiti

Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e regali di gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20% di indicazioni).

Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.

Il retail fisico continua ad avere un ruolo centrale negli acquisti di Natale. Crescono le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene retail (33%, era il 29%), ma anche per i negozi di nei centri commerciali, che raccolgono il 52% delle preferenze contro il 46% del Natale 2022. In lieve flessione il canale dei supermercati/ipermercati, che scende al 24% delle indicazioni, e le attività di vicinato (20%). Ma, a sorpresa, si assiste ad una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte degli italiani tra i 18 ed i 34 anni: la quota dei giovani che comprano qui passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.

Tuttavia è l’eCommerce il canale d’acquisto preferito. In crescita la vendita diretta via web, con la quota di chi acquisterà online direttamente dal sito del produttore che sale dal 21 al 23%, e, soprattutto, si consolida la prevalenza delle grandi piattaforme, cui intende rivolgersi per comprare un dono il 68% degli intervistati. Lo scorso anno era il 63%.


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