
Allineamento delle accise, Consumatori: il gasolio sale mentre i ribassi sono minimi per la benzina (Foto Pixabay)
Allineamento delle accise, Consumatori: sale il gasolio, ribassi minimi per la benzina
Staffetta Quotidiana: “Ancora in lieve calo la benzina, ancora in deciso aumento il gasolio”. I Consumatori analizzano l’andamento dei prezzi dei carburanti dopo l’allineamento delle accise deciso dal Governo: nessun vantaggio sulla benzina
“Ancora in lieve calo la benzina, ancora in deciso aumento il gasolio: l’effetto del primo “allineamento” delle accise sui due prodotti deciso il 14 maggio continua a manifestarsi – per quanto in modo diseguale – sui prezzi medi praticati alla pompa”. È la fotografia sintetica scattata oggi da Staffetta Quotidiana e relativa all’andamento dei prezzi dei carburanti dopo l’allineamento delle accise deciso dal Governo.
Codacons: ribassi minimi sulla benzina, esposto alle Procure
Per il Codacons dopo il riallineamento delle accise “i prezzi dei carburanti alla pompa stanno subendo modifiche non omogenee, con un deciso aumento del gasolio ma ribassi minimi per la benzina, come rilevato peraltro dal report quotidiano di Staffetta Quotidiana”.
L’associazione sta preparando un esposto alle Procure di tutta Italia «per accertare se siano in atto speculazioni o manovre tese a mantenere artatamente elevati i prezzi della benzina alla pompa, con ripercussioni negative per milioni di automobilisti ingiustamente danneggiati», afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi.
“Per effetto del riordino delle accise i listini alla pompa della benzina avrebbero dovuto subire una generalizzata diminuzione per 1,5 centesimi di euro a partire dal 15 maggio scorso, ma sulla rete si assiste a riduzioni minime dei prezzi della verde – afferma il Codacons – Al contrario il gasolio ha registrato un deciso rialzo come effetto della misura fiscale, portando un pieno a costare 0,915 euro in più a vettura. Un andamento anomalo quello dei listini dei carburanti che potrebbe essere frutto di manovre speculative tese a danneggiare i consumatori”.
L’andamento dei prezzi secondo Staffetta
Secondo l’analisi diffusa questa mattina da Staffetta Quotidiana, sulla base delle medie dei prezzi comunicati dal gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, la benzina self service sta a 1,703 euro/litro (-4 millesimi), il diesel self service a 1,603 euro/litro (+13); la benzina servito a 1,845 euro/litro (-4), il diesel servito a 1,745 euro/litro (+13). I prezzi sulle autostrade sono i seguenti: benzina self service 1,800 euro/litro (servito 2,067), gasolio self service 1,710 euro/litro (servito 1,981), Gpl 0,846 euro/litro, metano 1,512 euro/kg, Gnl 1,357 euro/kg.
UNC: “La benzina rimane al palo”
Per l’Unione Nazionale Consumatori, il riordino delle accise previsto dal decreto 14 maggio 2025 avrebbe dovuto essere, per il singolo consumatore e a parità di litri consumati, una partita di giro, con il gasolio che sarebbe dovuto costare 1,50 centesimi in più al litro, 1,83 conteggiando anche l’Iva al 22% e la benzina che sarebbe dovuta scendere in modo corrispondente.
«Come temevamo, purtroppo, non è così. Il gasolio, infatti, è salito ma la benzina non è praticamente scesa, rimanendo al palo», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dello studio dell’associazione sulle medie regionali calcolate giornalmente dal Mimit.
“In autostrada, per la benzina self service si registra l’impalpabile e ridicola riduzione di 0,1 cent (-5 cent per 1 pieno di 50 litri), mentre il gasolio è rincarato di 1,5 cent al litro (+75 cent per un pieno), ossia 15 volte tanto – spiega l’UNC – Nelle regioni, facendo una media aritmetica semplice tra i prezzi medi regionali, la benzina è diminuita di appena 0,4 cent, ossia si risparmiano 20 cent a rifornimento, il gasolio invece è aumentato di 1,3 cent al litro, pari a un costo aggiuntivo di 66 cent per un pieno, ossia oltre 3 volte tanto rispetto alla benzina, il 225% in più”.
«Abbiano analizzato giorno per giorno i dati. Speravamo che il varo inaspettato del decreto avesse causato un ritardo nell’aggiustamento di alcuni prezzi, anche se questo non giustificava la diversa tempistica tra gasolio e benzina. Così abbiamo aspettato oggi per calcolare la variazione, ma il gap è rimasto immutato – conclude Dona – Insomma, è una speculazione bella e buona a danno degli automobilisti che guidano auto a benzina».