Farmaci scaduti, ASSOSALUTE: il 70% degli italiani non sa come smaltirli correttamente

Farmaci scaduti, ASSOSALUTE: il 70% degli italiani non sa come smaltirli correttamente (Foto di Pexels da Pixabay)

Un italiano su 2 è consapevole dell’esistenza degli appositi contenitori (bidoni) per differenziare i farmaci (49%) e che la farmacia rappresenta il punto di smaltimento dei farmaci scaduti (47%); eppure oltre il 70% non sa cosa debba essere buttato nei contenitori. È quanto emerge da una ricerca condotta da IPSOS per ASSOSALUTE, che ha avviato una campagna digitale intitolata “Non Mi Scadere Sui Farmaci, presentata oggi in una conferenza stampa a Roma.

Gli italiani come gestiscono i farmaci dopo la dispensazione in farmacia? Per rispondere a questa domanda, ASSOSALUTE ha lanciato due survey sul cittadino: la prima, condotta da IPSOS a dicembre 2022, volta ad analizzare “il viaggio del farmaco”, dalla sua gestione alla conservazione, fino allo smaltimento dei farmaci esauriti e di quelli scaduti; la seconda, in collaborazione con l’Istituto The Fool, lanciata a settembre 2023, si è invece focalizzata sulla fase evidenziata dalla ricerca IPSOS come più critica per i cittadini in termini di errori di comportamenti nella gestione del farmaco scaduto.

Smaltimento dei farmaci scaduti, quali sono i principali errori?

Secondo quanto emerso dai sondaggi, rimangono in tanti, ad esempio, a gettare tutta la confezione (scatola e farmaco scaduti) nei contenitori (1 italiano su 4), e l’errore che si commette più frequentemente è quello di buttare i contenitori di farmaci liquidi nella plastica o nel vetro dopo averli svuotati. Rimane, inoltre, bassa la percentuale di coloro che sanno che i medicinali scaduti possono essere conferiti presso le isole ecologiche.

 

Conferenza stampa “Non Mi Scadere Sui Farmaci”
Conferenza stampa “Non Mi Scadere Sui Farmaci”

 

I dati delle ricerche mostrano poi come la prossimità dei bidoni sia un elemento importante affinché i cittadini siano incentivati a comportamenti virtuosi, così come lo è una informazione capillare e da molteplici fonti. Nell’oltre la metà dei casi, le farmacie e i farmacisti (53%), seguiti dagli enti locali e dalle istituzioni, sono visti come i canali di informazione più autorevoli. Ruolo non irrilevante, in tal senso, è riconosciuto anche alle Aziende farmaceutiche, che vengono identificate da un italiano su tre come fonti di informazione.

La pratica di un corretto smaltimento cresce con l’avanzare dell’età: complice il fatto che ne fanno un uso minore e che non sono coloro che in casa si occupano dei rifiuti, i giovani risultano meno ingaggiati sul tema. 

“Se si considera che rappresentano la popolazione generalmente più attenta e sensibile alle tematiche ambientali, sorprende comunque che sia proprio quello della fascia di età più giovane il cluster che approccia il tema con maggiore superficialità – commenta ASSOSALUTE – e, per questo, emerge con maggiore urgenza la necessità di un percorso di educazione e informazione capace di influenzare le abitudini e di portare le persone, sin da giovani, a comportamenti consapevoli e piccoli gesti che possono far la differenza”.

“Non mi scadere sui farmaci”, la campagna

La campagna digitale, curata dall’agenzia creativa nativa digitale KIWI, parte del Gruppo Uniting, sarà on air sui canali social Facebook, Instagram, YouTube, TikTok e sul web, con il primo lancio dal 23 ottobre. Obiettivo finale del progetto, quello di incidere e modificare in positivo il comportamento degli italiani, attraverso il format di quiz interattivi e un tono semplice e diretto.


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