
Ferragni, chiusa l'inchiesta. Codacons: si apre la strada ai rimborsi in favore dei consumatori ( Fonte immagine: https://www.facebook.com/balocco (https://www.facebook.com/photo/?fbid=457109976564085&set=a.419478783660538)
Ferragni, chiusa l’inchiesta. Codacons: se si arriverà a processo si aprirà la strada ai rimborsi
Chiuse le indagini nei confronti di Chiara Ferragni e di altre persone per l’accusa di truffa aggravata. Codacons: se si arriverà a processo l’influencer sarà chiamata a restituire 1,65 milioni di euro agli acquirenti del pandoro griffato
Si è chiusa l’inchiesta nei confronti di Chiara Ferragni e di altre persone per l’accusa di truffa aggravata: è quanto si apprende dall’Ansa. Al centro dell’indagine “i casi di presunta pubblicità ingannevole legata alle vendite, a prezzi maggiorati e mascherate con iniziative benefiche, avvenute tra il 2021 e il 2022, del pandoro ‘Pink Christmas‘ Balocco e delle uova di Pasqua-Dolci Preziosi“.
“La chiusura dell’inchiesta su Chiara Ferragni per la vicenda Balocco apre la strada ai rimborsi in favore dei circa 290mila consumatori che avevano acquistato il pandoro “Pink Christmas”: afferma il Codacons, le cui denunce – ricorda l’associazione – avevano portato alla “sanzione dell’Antitrust e all’indagine della Procura di Milano”.
Chiusa l’indagine su Chiara Ferragni, l’iniziativa del Codacons
“Se si arriverà a processo – commenta il Codacons – l’influencer sarà chiamata a restituire 1,65 milioni di euro agli acquirenti del pandoro griffato Ferragni. Somma calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro “normale” Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro). Un incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti”.
“Ad oggi migliaia di consumatori che avevano acquistato il pandoro hanno presentato, attraverso il Codacons, formale atto di costituzione di parte offesa nell’indagine della Procura – aggiunge l’associazione –. Se si aprirà un processo, sarà possibile per costoro, e per gli acquirenti coinvolti che non si sono già attivati, chiedere la costituzione di parte civile e avanzare domanda di rimborso verso i soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti”.
Gli utenti interessati possono ottenere informazioni alla pagina https://codacons.it/anche-tu-