Pendolari delle feste, viaggiare verso il Sud costa fino al 188% in più
In viaggio verso la Calabria, la Puglia o la Sicilia nel periodo delle festività natalizie. Più si avvicina Natale più aumentano i costi di bus e aerei, diminuiscono quelli dei treni
Studenti, lavoratori e insegnati fuori sede sanno bene che se vogliono avere la possibilità di festeggiare le feste di Natale in famiglia devono giocare d’anticipo e assicurarsi un posto sui (pochi) collegamenti che li riporteranno verso casa, specie se il calore degli affetti si trova nel Sud della Penisola.
Destinazioni come Calabria, Puglia e Sicilia possono infatti arrivare a costare cifre esorbitanti, quasi come fossero viaggi verso mete turistiche all’ultimo grido.
L’analisi di Federconsumatori
In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, a inizio novembre Federconsumatori ha analizzato i prezzi dei biglietti verso queste regioni prendendo in considerazione la differenza di costo tra il viaggio nel weekend 8-10 novembre 2019 e il periodo delle festività di fine anno 23 dicembre – 7 gennaio, rilevando notevoli aumenti nella settimana clou delle festività (dal 20% al 144% in più in treno; dal +14% al +101% in bus; fino al +188% in aereo).
Politiche di prezzo che hanno destato non poche critiche, ispirando interrogazioni parlamentari, nonché iniziative private di cittadini che, in alcuni casi, hanno provveduto autonomamente all’affitto di pullman o alla condivisione di passaggi in auto per raggiungere le proprie famiglie e trascorrere insieme le feste.
L’aggiornamento a pochi giorni dalle feste
In vista dell’avvicinarsi delle festività abbiamo aggiornato tale studio, rilevando nuovamente (a fine novembre – inizio dicembre) i costi dei biglietti per viaggiare nella settimana 23 dicembre – 7 gennaio.
Da questa nuova analisi sono emerse alcune sorprese sull’andamento dei prezzi, comparati a quelli registrati a novembre 2019 per viaggiare nelle stesse date e tratte:
- i costi dei biglietti di bus e voli continuano ad aumentare. Agli aumenti elevati dei costi registrati a inizio Novembre, si aggiungono incrementi del +15% per i bus e del +39% per i voli aerei.
- i costi dei biglietti ferroviari, invece, dopo la forte impennata registrata a novembre per l’acquisto dei titoli di viaggio nelle festività, segnano ora una lieve discesa del -12% rispetto ai quei livelli. Una diminuzione che appare, in ogni caso, quasi impercettibile rispetto ai costi elevatissimi registrati.
L’azienda del trasporto ferroviario punta probabilmente sul fatto che chi vuole tornare a casa per le feste prenoti con largo anticipo i propri titoli di viaggio, per poi vendere a costi “last minute” i pochi biglietti rimasti.
Al di là delle soluzioni e delle iniziative fantasiose e creative che i cittadini possono mettere in atto per risparmiare sul costo del viaggio, rimane fondamentale che le autorità competenti intervengano per calmierare costi così proibitivi, che ledono fortemente il diritto alla mobilità dei cittadini e per sanzionare eventuali pratiche scorrette.