Prevenzione contro i pidocchi: alcuni accorgimenti (Foto Pixabay)

Con il rientro a scuola, avere presente quali sono gli accorgimenti necessari in riferimento a come rimuovere i pidocchi è di fondamentale importanza, al fine di prevenire il contagio. Per quanto possa apparire retrò, la tecnica che chiama in causa il ricorso alla pettinina e al balsamo si dimostra sempre efficace, perché non si impiegano quei prodotti chimici che, spesso, sono deleteri per la salute del cuoio capelluto.

Come liberarsi dai pidocchi con pettinina e balsamo?

In primo luogo, occorre bagnare i capelli con acqua tiepida e poi frizionarli. Il passaggio successivo consiste nell’applicazione di un balsamo liquido: l’obiettivo di fondo consiste nel creare una morbida schiuma.

A questo punto, occorre massaggiare dolcemente il cuoio capelluto in maniera uniforme. La pettinina va poi passata ciocca per ciocca, partendo dall’attaccatura fino alla fine. Agendo in questo modo, i pidocchi e le uova verranno rimossi con successo. Non bisogna poi dimenticare di sciacquare la pettinina passaggio dopo passaggio.

La procedura finale consiste nel risciacquare abbondantemente i capelli, in modo da rimuovere le restanti tracce di balsamo. Infine, dopo aver tamponato delicatamente i capelli con un asciugamano in microfibra, è possibile impiegare il phon.

Quante applicazioni occorre effettuare per debellare i pidocchi?

Un trattamento antipidocchi ha una durata di 10 giorni. Questo vuol dire che, dovendolo ripetere una volta ogni due giorni, sono sufficienti 5 trattamenti per distruggere le uova.

Quali sono gli ingredienti più presenti negli shampoo e nei gel antipidocchi?

Nei prodotti antipidocchi, come shampoo e gel, vi sono tutta una serie di ingredienti naturali che consentono di ottenere risultati eccezionali. L’olio di sesamo, l’LPT, l’olio oligodecene sono alcuni dei più validi al riguardo.

La cura a base di permetrina si dimostra molto efficace contro i pidocchi

Un trattamento di successo contro i pidocchi verte tutto attorno all’impiego della permetrina. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, di una sostanza attiva antiparassitaria, contraddistinta da una tossicità tutto sommato bassa per l’uomo, ma micidiale per i pidocchi e per tutta una serie di insetti.

Non a caso, la sua funzione primaria non si discosta più di tanto da quella del piretro, di norma utilizzato nei fornelletti contro le zanzare. In genere, questo trattamento risulta incentrato sull’applicazione di una crema a base di permetrina (1%).

Con una singola applicazione di un paio di ore, si riescono ad eliminare i pidocchi e le uova. In questo caso, il trattamento giornaliero di durata pari a 10 minuti va ripetuto una volta per una settimana intera. I risultati sono assicurati.

Conclusioni

Bisogna tenere in considerazione, da un lato, che i pidocchi prediligono di norma le capigliature pulite e, dall’altro, che gli antiparassitari vanno tassativamente evitati, perché tossici. Spesso, i loro principi attivi sono gli stessi di quelli adottati in agricoltura.

Utilizzarli non conviene, perché occorrono varie applicazioni e tempistiche prolungate, affinché la loro efficacia si riveli effettiva.

Ragion per cui, i soggetti su cui andrebbero effettuati i trattamenti antipidocchi finirebbero inevitabilmente per essere esposti a intossicazioni pericolose. Ecco perché la scelta di prodotti con principi attivi naturali si rivela foriera di brillanti risultati.

I prodotti senza insetticidi, in tal senso, hanno il merito sia di rimuovere in tempi relativamente brevi pidocchi e lendini sia di prevenire fastidiose re infestazioni. Sceglierli conviene, perché sono a rapida azione (in media una decina di minuti) e comodamente lavabili con acqua tiepida, essendo privi di siliconi.


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