Rimborso pedaggi, il Garante Privacy multa ASPI per 1 milione di euro
Il Garante privacy ha sanzionato Autostrade per l’Italia spa (ASPI) per aver trattato in modo illecito i dati di circa 100mila utenti registrati alla app per il rimborso del pedaggio
Una sanzione di un milione di euro è stata comminata dal Garante privacy ad Autostrade per l’Italia spa (ASPI) per avere trattato in modo illecito i dati di circa 100mila utenti registrati alla app per il rimborso del pedaggio, denominata Free to X.
“Le criticità del servizio – che consente la restituzione, totale o parziale, del costo del biglietto autostradale per i ritardi dovuti ai cantieri di lavoro – erano state segnalate al Garante da una associazione di consumatori”, spiega il Garante in una nota.
Sanzione ASPI, l’indagine del Garante
“L’Autorità – si legge – ha accertato che Autostrade riveste il ruolo di titolare del trattamento e non di responsabile, come invece indicato nella documentazione che regola i rapporti tra Aspi e la società Free to X che ha realizzato e gestisce la app, nonché nell’informativa resa al riguardo agli utenti”.
“È stata Aspi, infatti, in qualità di concessionario della rete autostradale, ad aver individuato il meccanismo di rimborso, la natura delle misure compensative, le modalità di adempimento, la tipologia del ritardo correlato alla presenza dei cantieri, attribuendo a Free to X solamente compiti di attuazione del servizio”.
“La errata qualificazione dei ruoli privacy rivestiti dalle due società – sottolinea il Garante – ha immediate ripercussioni sull’informativa resa agli utenti, che pertanto non è stata correttamente formulata. L’informativa avrebbe dovuto infatti riportare l’effettiva identità del titolare, ossia Aspi, nonché tutte le ulteriori informazioni per assicurare un trattamento corretto e trasparente, come previsto dal Regolamento. Aspi è incorsa, inoltre, in una ulteriore violazione per non aver designato Free to X quale responsabile del trattamento“.
Il Garante – conclude la nota – non ha indicato ad Aspi misure correttive poiché la società nel corso del procedimento si è conformata alla normativa privacy.
Assoutenti: ora indennizzi per utenti coinvolti
Per Assoutenti “la multa del Garante per la Privacy ad Aspi per il caso della app “Free to X” rappresenta una vittoria dei consumatori“.
“Tutti i servizi forniti da “Free to X” apparivano vincolati alla compilazione di un form dove gli utenti erano costretti a fornire non solo il consenso alla ricezione di comunicazioni di marketing, ma anche una serie di dati personali per accedere al diritto al rimborso dei pedaggi – spiega il presidente Furio Truzzi –. Oggi il Garante riconosce le evidenti criticità sul fronte della privacy e del trattamento dei dati degli utenti da noi denunciate, e bacchetta Aspi”.
“Ora, a seguito della sanzione, riteniamo che tutti gli utenti che hanno ceduto dati alla app “Free to X” debbano essere adeguatamente indennizzati da Aspi per la lesione subita sul fronte della privacy – prosegue Truzzi –. In tal senso ci mettiamo a disposizione della società per studiare insieme le opportune modalità di ristoro verso gli automobilisti e collaborare con la nuova compagine per migliorare l’attenzione verso gli utenti che subiscono i ritardi autostradali”.

Scrive per noi

- Helpconsumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d’informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull’associazionismo organizzato che li tutela.
Inquinamento2023.09.26Microplastiche nei laghi, Bracciano e Trasimeno: trovate nel 98% dei campioni
Assicurazioni2023.09.26Caso Eurovita, oggi l’incontro fra Ivass e Consumatori: le ultime novità
Ambiente2023.09.26Sostenibilità energetica e buone pratiche, Cittadinanzattiva lancia “Energie di Comunità”
Consumi2023.09.26Caro-scuola, Skuola.net: per il corredo scolastico budget ridotto per 1 studente su 2