Tampone Covid nelle strutture private, costi e tempi. L’indagine di Altroconsumo
Fare il tampone Covid in un ambulatorio privato costa in media 94 euro. Altroconsumo ha realizzato un’indagine su 154 strutture private in sei Regioni, per verificare criteri di accesso, costi e tempi di attesa
Fare il tampone Covid nelle strutture private costa in media 94 euro. Talvolta ricorre a questa scelta chi non rientra nei criteri del contact tracing, e quindi decide di farlo volontariamente, o chi vuole velocizzare i tempi d’attesa della chiamata con il servizio pubblico. È quanto emerge da una ricerca di Altroconsumo, realizzata su 154 ambulatori privati in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, per verificare criteri di accesso, costi e tempi di attesa.
Tampone nelle strutture private, le tempistiche
Secondo quanto emerso dall’indagine di Altroconsumo, l’accesso al tampone molecolare classico è piuttosto semplice e veloce. Molti laboratori prevedono la possibilità di prendere appuntamento online, con tempi di attesa in media di soli tre giorni. Più di tre volte su dieci l’appuntamento viene fissato per il giorno stesso.
Ma ci sono alcune eccezioni: in Campania e nel Lazio, per esempio, nella prima metà di settembre (periodo in cui è stata svolta l’indagine) non era possibile eseguire il tampone privatamente.
Inoltre, un laboratorio su tre dà la possibilità di accedere direttamente al tampone, senza bisogno di fare prima il sierologico.
I costi
Per quanto riguarda il costo del tampone, questo risulta essere sempre piuttosto elevato. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, non si spende mai meno di 65 euro, con una media di 94 euro.
I prezzi dei test sierologici, invece, rimangono invariati rispetto al mese di giugno 2020: in media il costo di questi test è di 48 euro, più basso se si tratta di un test rapido qualitativo, mentre si alza se l’analisi quantifica anche la presenza dei due anticorpi coinvolti nella risposta immunitaria al Covid (IgG e IgM).
Modalità di accesso
Infine sono state verificate le modalità di accesso. Quasi quattro volte su dieci viene chiesta la prescrizione del medico, ma la situazione varia molto a seconda della Regione. In Emilia Romagna e Piemonte ci vuole quasi sempre la ricetta, in Veneto e Lombardia praticamente mai.