Legambiente assegna alle Alpi le Bandiere verdi e nere 2024 (Foto Pixabay)

Il paesaggio alpino italiano sta diventando sempre più verde, grazie all’impegno di comunità, associazioni e amministrazioni locali. Al centro di questo sforzo si trova il VIII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente, che quest’anno ha celebrato un significativo aumento delle buone pratiche ambientali.

 

 

 

Piemonte, leader nella sostenibilità alpina

Con 23 bandiere verdi assegnate nel 2024, un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente, il summit ha messo in luce l’importanza di sostenibilità e innovazione per affrontare le sfide del cambiamento climatico e dello spopolamento.

Per il sesto anno consecutivo, il Piemonte si è confermato la regione leader con 5 bandiere verdi. Tra i progetti premiati spicca REACTION, dedicato alla manutenzione sostenibile dei castagneti, e il “pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000”, un’iniziativa regionale che contribuisce alla conservazione degli ecosistemi naturali. Importanti sono anche gli sforzi di riqualificazione edilizia a Moncenisio, che prevede la trasformazione delle casermette in un punto focale per la rinascita territoriale.

Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto: impegno condiviso per l’ambiente

La Valle d’Aosta, la Lombardia e il Veneto seguono con 4 bandiere verdi ciascuno. In Valle D’Aosta, il comune di Champdepraz è stato riconosciuto per il suo percorso verso “Rifiuti Zero”. La Lombardia ha premiato diverse iniziative, tra cui il recupero dell’agricoltura montana in Valchiavenna e azioni concrete per migliorare la convivenza tra allevamento e grandi predatori. In Veneto, il trekking letterario “Alta Via dell’Orso” e il progetto “Convivere con il lupo si può” del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi hanno ricevuto riconoscimenti per il loro approccio innovativo al turismo consapevole e alla gestione dei predatori.

Le bandiere verdi di quest’anno si concentrano su tre grandi temi: agricoltura sostenibile, turismo consapevole, e convivenza tra uomo e natura.

Nonostante i numerosi successi, Legambiente ha anche assegnato 10 bandiere nere a quelle realtà che hanno danneggiato l’ambiente alpino. Tra queste, spicca la ferita inferta al ghiacciaio Teodulo in Valle d’Aosta per ampliare i domini sciistici. Le bandiere nere evidenziano i problemi legati all’industria sciistica e alle infrastrutture viarie che minacciano l’equilibrio ecologico delle Alpi.

Un appello al governo: maggiori servizi per la montagna

Durante il summit, Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha lanciato un appello al governo per sostenere le comunità montane con maggiori stanziamenti e incentivi economici. Ha sottolineato l’importanza di ripristinare i servizi pubblici essenziali per favorire il ripopolamento delle aree montane e promuovere un turismo sostenibile.


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