Nella tarda serata di ieri la commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito ha esaminato e approvato all’unanimità la relazione sulle problematiche e i possibili rischi patogeni collegati ai poligoni di tiro. Legambiente sottolinea come con questo documento si attesti in maniera ufficiale il quadro allarmante sulla situazione ambientale e sanitaria del Poligono di Quirra che diverse associazioni denunciano da anni.
“Le decisioni della Commissione in merito alla richiesta dell’immediata e radicale bonifica dell’area, di moratoria delle esercitazioni militari e dell’avvio di un processo di riqualificazione dell’intera area attualmente soggetta a servitù militare, pervenendo anche ad un suo ridimensionamento e destinando le aree non più soggette a vincolo ad usi civili sono molto importanti e positive ed accolgono appieno le richieste che da due anni ha proposto la Legambiente” commenta Vincenzo Tiana Presidente di Legambiente Sardegna.
“Inoltre – aggiunge Vittorio Cogliati Dezza Presidente Nazionale di Legambiente – è significativa l’indicazione della commissione di “ripensare il ruolo e la funzione strategica di un sistema progettato ed attuato oltre cinquant’anni fa (……..) e procedere al ridimensionamento delle servitù militari in Sardegna, anche mediante la progressiva riduzione dei Poligoni di Capo Frasca e di Capo Teulada”.
Per riprendere e sottolineare questa decisione la mobilitazione di Legambiente continua con l’edizione 2012 di Goletta Verde.
 


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