Preoccupazioni ambientali, al primo posto per gli italiani c’è la crisi climatica (Foto Markus Spiske per Pexels)

La crisi climatica è al primo posto fra le preoccupazioni ambientali degli italiani. Nel 2022 i cambiamenti climatici si confermano la prima preoccupazione per l’ambiente dei cittadini: così si esprime oltre la metà della popolazione di 14 anni e più (56,7%). Seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria, avvertiti dal 50,2%.

Al terzo posto, leggermente distaccata, si colloca la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (40% delle persone di 14 anni e più). L’inquinamento delle acque (38,1%), l’effetto serra e il buco nell’ozono (37,6%) sono percepiti come ulteriori fattori di rischio ambientale a livello globale. Sono i recenti dati diffusi dall’Istat e relativi a “Preoccupazioni ambientali e comportamenti ecocompatibili” dei cittadini.

 

Istat, problemi ambientali più preoccupanti

 

Le preoccupazioni ambientali degli italiani

Sale la preoccupazione per i cambiamenti climatici (56,7% rispetto al 52,2 nel 2021), mentre è stabile quella per l’inquinamento dell’aria. Sono questi i due temi ambientali che preoccupano oltre il 50% dei cittadini nel 2022.

Seguono lo smaltimento dei rifiuti e l’inquinamento acqua (intorno al 40%). Oscilla tra il 10% e il 12% la percentuale di persone che considerano l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente.

Nel corso degli anni la preoccupazione per l’effetto serra è scesa, quella per i cambiamenti climatici è aumentata (più 20,7% rispetto al 1998, data di avvio delle rilevazioni su cittadini e tematiche ambientali)

“Valutando insieme i due problemi – effetto serra e cambiamenti climatici – emerge che l’attenzione della popolazione per la crisi ambientale aumenta in misura decisa dal 2019 (70% di cittadini preoccupati), l’anno caratterizzato dal diffondersi in tutto il mondo dei movimenti di protesta studenteschi ispirati ai “Fridays For Future” di Greta Thunberg”, spiega l’Istat.

Istat comportamenti ecocompatibili

Comportamenti ecocompatibili, i più diffusi

Di pari passo va l’analisi sui comportamenti ecocompatibili e di attenzione all’ambiente, declinati soprattutto come attenzione alla conservazione delle risorse naturali.

Nel 2022 aumenta e si assesta al 69,8% (sette cittadini su dieci) la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia. In crescita anche quanti sono attenti a non sprecare acqua: il 67,6% contro il 65% del 2021. Il 35% della popolazione legge le etichette degli ingredienti e il 22,5% acquista prodotti a chilometro zero.


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