
Poltronesofà nel mirino dell'Agcm
Poltronesofà, l’Antitrust avvia istruttoria per presunta pratica commerciale scorretta
Secondo il parare dell’Autorità, gli spot di Poltronesofà conterrebbero informazioni ingannevoli sui contenuti delle promozioni pubblicizzate, sulla loro durata e sull’effettivo prezzo dei prodotti venduti
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio per una presunta pratica commerciale scorretta nei confronti della società Poltronesofà S.p.A..
L’azienda ha infatti diffuso messaggi – tramite spot televisivi e sul sito internet www.poltronesofà.com – in cui si reclamizzavano le promozioni “doppi saldi doppi risparmi – sconto 50% + fino a 40% su tutta la collezione + 48 mesi senza interessi”; “2.500 divani a soli 99 euro” e “supervalutiamo il tuo usato fino a 1.500 euro”.
Le pratiche scorrette
Secondo il parare dell’Autorità, si tratta di avvisi che sembrerebbero contenere informazioni ingannevoli e/o omissive sui contenuti delle promozioni pubblicizzate, sulla loro durata e sull’effettivo prezzo dei prodotti venduti.
Negli spot, ribadisce l’AGCM, vengono prospettate condizioni di vendita assai vantaggiose in modo da indurre il consumatore a visitare il punto vendita per scoprire poi che l’acquisto comporta condizioni più onerose di quelle pubblicizzate. Infine dai messaggi si ricaverebbe l’erronea convinzione che sia necessario affrettarsi nell’acquisto così da beneficiare della promozione “48 mesi senza interessi”.
Il monitoraggio degli spot
Circa un anno fa, il Codacons aveva condotto un monitoraggio sugli spot di PoltroneSofà che era poi finito all’attenzione dell’Antitrust, attraverso un esposto in cui si denunciavano offerte continue, con scontistiche crescenti, senza limiti temporali e senza soluzione di continuità, che confermavano come le promozioni dell’azienda rappresentassero la regola della proposta commerciale e non, come dovrebbe essere, l’eccezione.
Un vero e proprio bombardamento pubblicitario che finiva per non fornire corrette informazioni ai consumatori e determinava una forma di inganno sulle reali caratteristiche delle offerte commerciali – denunciava il Codacons.
Scrive per noi

- Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.
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