Privacy, firmato il “Manifesto di Pietrarsa”. In arrivo nuove sfide per la tutela della persona
Si è concluso con la firma del “Manifesto di Pietrarsa”, l’evento “State of Privacy ’22” del 23 settembre. Garante Privacy: “Prioritario difendere la persona da un uso distorsivo della tecnica”
Si è concluso con la firma del “Manifesto di Pietrarsa”, l’evento “State of Privacy ’22”, organizzato dal Garante Privacy a Napoli, venerdì scorso, 23 settembre, con l’obiettivo di individuare idee e soluzioni in risposta alle imminenti sfide che attendono la protezione dei dati personali.
Le iniziative previste dal Manifesto “mirano a rendere trasparenti, accessibili e comprensibili le informative sul trattamento dei dati personali – si legge in una nota del Garante – per passare da una trasparenza formale ad una trasparenza effettiva; ad accrescere il livello di consapevolezza delle persone al valore dei loro dati attraverso attività promozionali, campagne di informazione, giochi a premi, rubriche di attualità; a progettare percorsi di formazione, anche a distanza, rivolti a bambini e anziani sul valore dei dati personali e per accrescere la loro consapevolezza nell’uso dei dispositivi e dei servizi digitali“.
State of Privacy ’22, i temi dell’evento
L’evento, in occasione dei 25 anni dell’Autorità, ha ospitato oltre 250 esperti del mondo pubblico e privato e dei Big Tech.
Il Presidente dell’Autorità, Pasquale Stanzione, introducendo i lavori ha indicato i “nuovi territori da esplorare, dai neurodiritti (tra i quali in primis l’habeas mentem, quale presupposto della libertà di autodeterminazione) alla gig economy: terreno sul quale il capitalismo delle piattaforme rischia di riprodurre nuove e più insidiose forme di caporalato”.
“Ci interrogheremo – ha proseguito – sui mutamenti che hanno caratterizzato il ruolo del Garante nel nostro ordinamento e in quello europeo, nel rapporto con il legislatore e, rispettivamente, con gli altri organi europei, sino a ipotizzare un vero e proprio “manifesto” enunciante alcuni possibili obiettivi da perseguire nei prossimi anni”.
“Nell’analizzare questi aspetti e nel delineare alcune possibili direttrici da seguire – ha concluso Stanzione – netta sarà la consapevolezza del fatto che, per quanto nuovi e diversi, rispetto a 25 anni fa, possano essere i contesti, identica resta l’esigenza di tutelare la persona rispetto ai rischi di un uso distorsivo della tecnica, con il suo eccesso di mezzi e la sua povertà di fini”.
Al centro dell’incontro, anche il valore dei dati, tema su cui si è soffermato il Garante europeo della protezione dati Wojciech Wiewiorowski: “i dati non sono una merce, non sono il petrolio del futuro ma informazioni sugli esseri umani e come tali vanno tutelati”.
È intervenuto poi, Guido Scorza, componente dell’Autorità e curatore dell’evento, che ha espresso il desiderio di “trasformare in realtà la trasparenza effettiva dei trattamenti. Per tradurre in realtà il sogno sui diritti, serve un “nuovo patto sociale” che bilanci le nuove opportunità economiche con il rispetto della persona. Io sogno di ridisegnare i servizi e i prodotti a misura di bambini”.
Gli aderenti al Manifesto
I primi aderenti al Manifesto, dopo la firma del Presidente del Garante Pasquale Stanzione, sono: Polizia postale, Guardia di Finanza, Università Roma Tre, Fondazione Telefono Azzurro, Iliad, Ferrovie dello Stato italiane, Arduino, RoadHouse, Meta, Mediaset, Google, Carioca, Enel, @LawLab (Luiss), Mondadori, McDonald’s, TikTok, Sky, il divulgatore scientifico Marco Camisani Calzolari che hanno illustrato le iniziative che intendono portare avanti nel segno del “Manifesto”.