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Riscaldare casa, in difficoltà l'8% della popolazione in Ue

Riscaldare casa in modo adeguato: anche in questo l’Europa è attraversata da profonde disuguaglianze. E da una povertà energetica che la pandemia sta esasperando. Ci sono alcuni paesi in cui un quinto circa della popolazione non è grado di riscaldare adeguatamente l’abitazione. È il caso della Bulgaria, di Lituania e Cipro. Il 17% circa della popolazione di Portogallo e Grecia dichiara l’incapacità di mantenere la casa calda nel 2020. A livello di media europea, l’8% della popolazione della Ue dichiara di non riuscire a riscaldare bene casa.

Ed è un segnale di povertà energetica che aumenta rispetto al periodo pre-Covid. Nel 2019, infatti, la percentuale di popolazione che non poteva permettersi di riscaldare a sufficienza la propria casa si attestava al 6,9% (sempre secondo l’Eurostat). C’è stato un evidente aumento. E l’Italia, per guardare ai confini nazionali, rimane comunque sopra la media europea con oltre l’11% della popolazione in difficoltà (i dati sono del 2019: potrebbe non essere una buona notizia).

 

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Puoi permetterti di riscaldare casa? In Italia in difficoltà l’11% dei cittadini

 

Incapacità di riscaldare casa, disuguaglianze fra i cittadini europei

Il dato è dell’Eurostat. Secondo un’indagine europea, nel 2020 l’8% della popolazione dell’Ue ha dichiarato di non essere in grado di mantenere la propria casa adeguatamente calda. La situazione varia da uno Stato all’altro ed evidenzia dunque l’esistenza di forti disuguaglianze nel continente.

Non è in grado di riscaldare casa in modo adeguato il 27% della popolazione in Bulgaria, il 23% nella Lituania, il 21% a Cipro. In Portogallo questo valore è del 17,5%, in Grecia del 16,7%. Al contrario, le quote più basse di popolazione che dichiara di non riscaldare bene casa (circa il 2%) sono state registrate in Austria, Finlandia, Cechia e Paesi Bassi.

Per l’Italia i dati risalgono al 2019. E dicono che l’11,1% di popolazione non riesce a riscaldare casa in modo adeguato.


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