Temu e legge sui servizi digitali, Commissione avvia procedimento (Foto di Gemma da Pixabay)

«Vogliamo garantire che Temu rispetti la legge sui servizi digitali. In particolare per garantire che i prodotti venduti sulla loro piattaforma soddisfino le norme dell’UE e non danneggino i consumatori. La nostra applicazione garantirà condizioni di parità e che ogni piattaforma, compresa Temu, rispetti pienamente le leggi che mantengono il nostro mercato europeo sicuro ed equo per tutti». Così Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha commentato l’avvio da parte della Commissione europea di un procedimento formale verso Temu ai sensi della legge sui servizi digitali.

Temu rispetta la legge sui servizi digitali?

A fine ottobre, infatti, la Commissione ha avviato un procedimento formale per valutare se la piattaforma di e-commerce Temu possa possa aver violato la legge sui servizi digitali in settori legati alla vendita di prodotti illegali, al design del servizio, ai sistemi utilizzati per raccomandare gli acquisti agli utenti e all’accesso ai dati per i ricercatori. La decisione ha fatto seguito, fra l’altro, alle analisi preliminari della relazione di valutazione dei rischi fornita da Temu alla fine di settembre 2024, alle risposte alle richieste formali di informazioni della Commissione del 28 giugno 2024 e dell’11 ottobre 2024, nonché alle informazioni condivise da terzi.

Temu è stata designata piattaforma online di dimensioni molto grandi (VLOP) a norma della legge sui servizi digitali dopo la sua dichiarazione di avere oltre 45 milioni di utenti attivi mensilmente nell’Ue. L’ultima volta, a settembre 2024, ha dichiarato 92 milioni di utenti mensili.

L’indagine della Commissione si concentrerà su vari aspetti. Fra questi, i sistemi di cui Temu dispone per limitare la vendita di prodotti non conformi nella Ue e i rischi legati al design e una progettazione che potrebbe creare dipendenza (compresi i programmi di ricompensa simili a giochi).

Ancora, l’indagine verterà sul rispetto degli obblighi della legge sui servizi digitali legati al modo in cui Temu raccomanda contenuti e prodotti agli utenti. Questo, spiega Bruxelles, include l’obbligo di divulgare i principali parametri utilizzati nei sistemi di raccomandazione di Temu e di fornire agli utenti almeno un’opzione facilmente accessibile che non si basi sulla profilazione.

Sotto l’attenzione della Commissione anche il rispetto dell’obbligo della legge sui servizi digitali di consentire ai ricercatori l’accesso ai dati pubblicamente accessibili di Temu.

Dopo l’avvio del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni a Temu o a terzi o conducendo azioni di monitoraggio o colloqui.


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