
Spesa alimentari, scegliendo il giusto punto vendita si può risparmiare
Per una spesa più conveniente, Altroconsumo ha realizzato la classifica di punti vendita nei quali dove è possibile risparmiare di più
La spesa per i prodotti alimentari è tra le voci che pesano di più sul bilancio familiare: ogni mese gli italiani spendono in media 500 euro al supermercato. Eppure, complice la crisi e l’inflazione di questi anni, i consumi alimentari hanno subito un forte rallentamento. L’Istituto nazionale di Statistica infatti sottolinea che dal 1997 ad oggi c’è stato un calo pari al 18,4% al netto dell’inflazione.
In tempi di crisi, si può rinunciare a tutto pur di far quadrare i conti ma non si può di certo smettere di mangiare. Ecco quindi che cambiando abitudini ed evitando gli sprechi si può arrivare a risparmiare fino a 1.278 euro l’anno. Come? Basta scegliere il punto vendita giusto.
Per aiutare i consumatori a fare la spesa più conveniente possibile, Altroconsumo ha realizzato che quest’anno l’indagine sui punti vendita della GdO e ha stilato la classifica di quali dove è possibile risparmiare qualcosa in più.
L’indagine Altroconsumo: ecco le catene più convenienti
Consideriamo una “spesa tipo”, costituita da un mix composto per la maggior parte da prodotti di marca, quelli più noti; poi da quelli a marchio commerciale (quelli marchiati con il logo della catena dove vengono acquistati) e partiamo a fare il giro di scaffali e supermercati.
Famila Superstore la catena più conveniente seguita da Auchan e, “a pari convenienza”, da Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet.
Per chi acquista solo prodotti di marca è Esselunga a confermarsi la più conveniente, mentre Conad Ipermercato e Aldi e Eurospin si attestano rispettivamente al primo posto per la spesa esclusivamente con prodotti a marchio commerciale e solo con prodotti economici.

Prodotti di marca e variabilità dei prezzi
Quando parliamo di prodotti di marca, i prezzi possono essere molto diversi da un punto vendita all’altro arrivando a costare anche il doppio o addirittura il triplo.
Nella grande distribuzione, infatti, la distribuzione dei prezzi tipicamente vede un’area in cui i prezzi sono più bassi (promozioni, confezioni più grandi o multipack); poi c’è un’area in cui c’è la maggior parte dei prezzi praticati sul mercato e infine una piccola area con prezzi particolarmente alti. È questa distribuzione a giustificare un’oscillazione così ampia da un punto vendita all’altro.
Prestare attenzione a questi aspetti può quindi aiutare i consumatori a orientarsi nella giungla dei prezzi.
Ad esempio, nella rilevazione svolta da Altroconsumo è stata riscontrata un’oscillazione del 191% relativa al prezzo del dentifricio Mentadent White Now che ha un costo che varia da 1,13 € (un punto vendita Pam a Pordenone e uno a Trieste) a 3,29 € (un punto vendita Conad a Roma e due a Latina). Al contrario, il prodotto il cui prezzo è risultato particolarmente stabile è la confezione di Nutella da 450 gr: l’iconico prodotto è venduto in 377 dei 1.000 punti vendita coinvolti a 3,59 €.

La mappa della convenienza
È in generale il Veneto la regione dove fare la spesa più conveniente con 6 delle prime 10 città più economiche, seguito dal Friuli Venezia Giulia. Le regioni più care, invece, sono Sicilia – con Messina città più cara dell’indagine – e Calabria. Cremona la città dove c’è più possibilità di risparmio tra un punto vendita e l’altro, segno del fatto che c’è un’intensa concorrenza. Scegliendo il punto vendita meno caro si possono risparmiare fino a 1.278 euro in un anno rispetto al punto vendita più caro in città.
Più risparmio evitando gli sprechi
Individuare il supermercato più conveniente aiuta senza dubbio a risparmiare, ma non è l’unica strategia che i consumatori possono mettere in campo: ridurre gli sprechi è un altro tassello importante.
Sarà banale ma fare una lista della spesa prima di andare al supermercato aiuta a comprare solo ciò che effettivamente serve.
Attenzione alla data di scadenza: posizionare i cibi più deperibili nelle zone più visibili del frigorifero può essere utile a non sprecarli come anche congelare il cibo fresco in piccole porzioni quando ci rendiamo conto di non riuscire a consumarlo.
Scrive per noi

- Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.
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