Ondate di calore, la crisi climatica è un pericolo per la salute dei bambini
La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini, che sono particolarmente esposti alle ondate di calore e ai pericoli per la salute. Save the Children: i bambini nati nel 2020 dovranno affrontare ondate di caldo sette volte superiori rispetto ai loro nonni
La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini. E un pericolo concreto per la loro salute. I bambini sono particolarmente esposti agli effetti delle ondate di calore che si sono abbattute sull’Europa. La crisi climatica sta colpendo in modo devastante, con incendi e temperature torride in Francia, Spagna, Portogallo e Regno Unito. Anche in Italia gli effetti della crisi climatica stanno colpendo pesantemente e le ondate di calore rappresentano un rischio per la salute dei bambini.
Ondate di calore sette volte superiori a quelle dei nonni
Secondo uno studio condotto da Save the Children insieme alla Vrije Universiteit Brussel (VUB), in media i bambini nati nel 2020 dovranno affrontare un numero di ondate di caldo quasi 7 volte superiore e un numero di incendi selvaggi doppio rispetto ai loro nonni.
Milioni di bambini in tutta Europa, secondo l’allarme lanciato dai medici, rischiano di contrarre malattie respiratorie, renali e sono esposti ad altri rischi per la salute a causa delle temperature record che stanno attraversando i paesi europei.
«Anche in Italia, la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e le bambine e i bambini rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta – denuncia Save the Children – Il Sud Italia e le aree urbanizzate subiranno forti impatti negativi dal cambiamento climatico, soprattutto in riferimento a fenomeni estremi come le ondate di calore o le precipitazioni intense. Ad oggi, i centri urbani sperimentano temperature più alte di 5-10°C rispetto alle aree rurali circostanti. Un dato importante se si considera che i centri urbani occupano più del 2% della superficie terrestre e in città viene consumato circa il 90% delle risorse prodotte nel mondo».
È un allarme che si rincorre, purtroppo poco preso in considerazione. I bambini nati durante la crisi climatica, denunciava Save the Children già in un precedente dossier, saranno più esposti agli eventi meteo estremi. Ondate di calore, incendi, inondazioni, siccità, perdita di raccolto. La crisi climatica è di fatto una crisi dei diritti dell’infanzia, perché l’impatto del cambiamento climatico è diseguale ed è maggiore fra i bambini che vivono nei paesi poveri e nelle comunità svantaggiate. Fra le bambine, dove le disuguaglianze di genere pesano di più. Fra i minori sfollati o migranti e fra i disabili.
Ondate di calore, pericolo per i bambini
E le ondate di calore di questi giorni rappresentano un pericolo per la salute.
«Purtroppo, la realtà di queste ondate di calore non è semplicemente un aumento del tempo libero nel parco o sulla spiaggia – ha dichiarato Yolande Wright, direttore dell’area Povertà infantile e clima di Save the Children – Queste temperature elevate sono pericolose per la nostra salute e per le nostre vite – in particolare per i bambini, che sono più vulnerabili a causa del loro continuo sviluppo fisico e della minore capacità di regolare la temperatura corporea».
I bambini più a rischio sono quelli che vivono in famiglie a basso reddito o nelle comunità di rifugiati, con maggiori probabilità di non avere accesso a un’adeguata assistenza sanitaria o con patologie di base. Le famiglie a basso reddito sono anche quelle a maggior rischio di povertà energetica: questo significa infatti dover fare i conti con abitazioni meno fresche e con la mancanza di risorse per l’aria condizionata.
Come difendere i bambini dalle ondate di calore
Cosa si può fare per difendere i bambini dalle ondate di calore? Save the Children stila una sorta di decalogo di azioni utili per tutelare i bambini dalle temperature record. Naturalmente, i bambini non vanno mai e poi mai lasciati soli e senza sorveglianza nelle auto parcheggiate. Devono bere molto, avere un abbigliamento leggero, chiaro e traspirante come il cotone ed essere protetti con crema solare ad alto livello di protezione dai raggi UVA e UVB.
Alle famiglie è richiesto però di essere informate. Su cosa? Prima di tutto, è meglio ascoltare i notiziari locali e i canali meteorologici per gli aggiornamenti relativi alla salute, alla sicurezza e alle condizioni atmosferiche, compresi gli allarmi per il calore e i bollettini, e prestare attenzione alle indicazioni delle autorità locali.
È bene poi saper identificare sintomi e segni di malattie legate al calore, come il colpo di calore, l’esaurimento, i crampi e le scottature gravi. Se i bambini presentano questi sintomi, rivolgersi immediatamente a un medico.
Bisogna poi rassicurare i bambini, che possono essere spaventati o stressati dagli effetti del caldo, cercare di mantenere la calma e di rispondere alle loro domande in modo aperto e sincero. È bene inoltre rispettare regolarmente gli orari per il bagno e il sonno dei bambini ed eliminare o riprogrammare le attività più faticose nelle ore più fresche della giornata.