Trasparenza e semplificazione dei contratti assicurativi: queste le parole d’ordine e le richieste delle associazioni dei consumatori, che presentano oggi un documento congiunto per la semplificazione dei contratti. Un tema quanto mai sentito da tutti coloro che, messi davanti ai fogli informativi di un contratto di assicurazione, rischiano di perdersi e di non capire appieno quello che si sta sottoscrivendo. Anche perché i termini sono complicati e le condizioni delle polizze non sono immediatamente comprensibili.

Se ne sta discutendo questa mattina al convegno “La Trasparenza e la semplificazione dei contratti assicurativi dopo la legge 124 Concorrenza e alla luce delle direttive comunitarie“, organizzato dai rappresentati delle associazioni dei consumatori attive ai tavoli Ania e Ivass.

Nel documento congiunto, con le proposte per la semplificazione dei contratti, si ribadisce soprattutto la necessità di rendere comprensibili i contratti di assicurazione. Il documento è stato presentato da Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Codici, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Lega Consumatori e MDC. Si legge: “Le attuali formule del contratto di assicurazione prevedono per il consumatore l’adesione, e pertanto l’accettazione, a condizioni non conosciute né, tanto meno, conoscibili. Ciò in conseguenza della limitata chiarezza e coerenza dei contenuti dei contratti e, soprattutto, dell’utilizzo di un linguaggio complesso, con termini tecnici di uso non comune, che risulta difficilmente intellegibile all’assicurato”. Il risultato, si legge ancora nel documento, è questo: “La sottoscrizione della polizza è di fatto viziata ab origine nel consenso espresso dall’assicurato inconsapevolmente”. Ne consegue inoltre che “l’Italia registra una bassissima adesione da parte delle famiglie a polizze per rischi diversi da R.C.A., ciò anche per la scarsa fiducia nelle compagnie di assicurazione. Si ritiene che l’utilizzo di formule semplificate ed effettivamente intellegibili al consumatore comporterebbe anche dei riflessi positivi nel mercato”.

Da qui le proposte di semplificazione, articolate in diversi argomenti. Vale la pena ricordare le prime due. La prima è la semplificazione della terminologia usata nei contratti.  Si legge nel documento: “Le condizioni di contratto devono essere redatte in modo chiaro e trasparente, con l’utilizzo di termini comuni, facilmente comprensibili al consumatore, eliminando tecnicismi e formule ambigue di difficile interpretazione”. Si chiede poi il superamento della distinzione fra condizioni generali e condizioni speciali di polizza. Segue l’indicazioni di altri  interventi di semplificazione, tesi tutti a rendere più chiare, comprensibili e applicabili le condizioni dei contratti.

Fra l’altro in questo settore si annunciano novità a partire dal prossimo anno. Dal 2018 sarà infatti obbligatoria la nuova informativa comunitaria sui contratti assicurativi. Il 1° agosto 2016 l’EIOPA (Autorità Europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) ha pubblicato, in consultazione, una proposta di standard tecnici (ITS – Implementing Technical Standards) ai fini dell’armonizzazione del formato di presentazione del documento informativo per i prodotti assicurativi danni IPID (Insurance Product Information Document). A partire dal febbraio 2018, spiegano le associazioni dei consumatori, dovrebbe dunque finire il tempo delle polizze scritte in caratteri illeggibili e dal contenuto incomprensibile in quanto tale documento dovrà essere fornito, secondo quanto stabilisce la normativa IDD (Insurance Distribution Directive), al potenziale assicurato prima della sottoscrizione di un contratto assicurativo danni, al fine di comprendere pienamente l’offerta assicurativa proposta e poter attuare un confronto con eventuali prodotti alternativi.


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