Chi non viaggia spesso e si ritrova a programmare un viaggio negli Stati Uniti, probabilmente si sentirà spaesato nel sentir parlare di visto turistico e autorizzazione ESTA. Anche chi è stato negli States qualche anno fa potrebbe in realtà trovarsi disorientato, visto che qualcosa è cambiato nel tempo. In questo articolo cercheremo di chiarire cosa sono il Visa Waiver Program (ne parlammo anche quando uscì il programma) e il visto turistico, per poter programmare una vacanza negli USA in tutta serenità senza intercorrere in problemi.

Le persone che hanno un passaporto di uno dei paesi (tra cui l’Italia) che rientrano nel Visa Waiver Program (che significa “programma senza visto”) e che vogliono fare un viaggio negli Stati Uniti, possono evitare di richiedere il visto facendo la domanda dell’ESTA (Electronic System for Travel Authorization, in italiano ‘Sistema Elettronico di autorizzazione al Viaggio’). Requisito fondamentale è la durata della vacanza o del viaggio, che non deve superare i 90 giorni.

Per la compilazione dell’ESTA sono necessari:

  • il passaporto (che dal 1° di aprile 2016 deve essere obbligatoriamente quello elettronico, gli altri non sono più accettati)     
  • i dati della carta di credito
  • un indirizzo email.

Si tratta di un’applicazione semplicissima e al massimo ci vogliono 15/20 minuti per compilare le domande di idoneità ESTA. La risposta di accettazione o diniego dell’autorizzazione al viaggio arriva molto velocemente.

Come per tutti i visti per entrare negli Stati Uniti, anche per quello turistico c’è un po’ di confusione. Il visto B1/B2, cioè il visto turistico, può essere richiesto da:

  • chi non ha il diritto al Visa Waiver Program e quindi non può richiedere l’ESTA
  • chi ha richiesto l’ESTA, ma non ha ricevuto l’autorizzazione
  • chi vuole fare una vacanza negli USA per più di 90 giorni
  • chi è stato respinto alla dogana d’ingresso negli Stati Uniti

Se il visto turistico viene negato, non è più possibile richiedere l’ESTA.

Quando viene richiesto il visto turistico è necessario dimostrare di voler rimanere negli USA solo per un periodo limitato di tempo, per non venir sospettati di immigrazione clandestina per lavoro a nero una volta arrivati negli States.

A differenza dall’ESTA, il visto ha una procedura più complessa (e costosa). Infatti, è necessario

  • compilare un modulo cartaceo (DS-160);
  • fissare un appuntamento con il consolato;
  • pagare una tassa il cui importo verrà comunicato quando si prenota;
  • portare copia del pagamento, fototessera, documenti (tra cui il passaporto) e tutto quello che prova la vita in Italia (contratto di affitto, di lavoro, ecc…).

Il visto B1/B2 di solito ha una durata di 10 anni e può essere multi ingresso (quindi permette di fare più viaggi in 10 anni di massimo 6 mesi ognuno) o singolo ingresso (un unico viaggio che duri al massimo 6 mesi).

Chi fa parte dei paesi del Visa Waiver Program e vuole andare in vacanza negli Stati Uniti per un massimo di 90 giorni deve e gli conviene richiedere l’ESTA. Per tutte le altre esigenze e nel caso in cui non venga accettata l’ESTA allora si deve richiedere il visto turistico. Questa è la sostanziale differenza tra i due tipi di richiesta di ingresso negli Stati Uniti.

Per rimanere aggiornati su entrambi è sempre bene controllare il sito dell’ambasciata americana in Italia prima di prenotare qualsiasi biglietto aereo.


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