Spesa delle famiglie in caduta, Consumatori: allarme confermato (Foto di Victoria_Watercolor da Pixabay)

È in caduta la spesa delle famiglie. Nel quarto trimestre 2022 risultano in diminuzione dell’1,1% i consumi finali nazionali. Il prodotto interno lordo (Pil) è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dell’1,4% in termini tendenziali. Mentre nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dell’1,6%. I dati sono contenuti nelle statistiche dell’Istat sui conti economici trimestrali relative al quarto trimestre 2022.

La spesa delle famiglie sul territorio economico ha registrato una diminuzione in termini congiunturali dell’1,3% – scrive l’Istat – In particolare gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dell’1,9%, quelli di beni non durevoli dell’1,3%, quelli dei beni semidurevoli dello 0,1%, mentre quelli di servizi dell’1,5%.

Spesa delle famiglie, la preoccupazione dei Consumatori

E sul calo della spesa delle famiglie si concentra l’attenzione dei Consumatori. Per il Codacons i dati Istat confermano gli allarmi sui consumi delle famiglie lanciati a più riprese.

«Come previsto il caro-bollette e l’inflazione alle stelle hanno avuto un effetto depressivo sulla spesa degli italiani sul territorio economico – dice il presidente Carlo Rienzi – Un allarme destinato purtroppo a proseguire anche nel 2023: i dati sull’inflazione di gennaio e febbraio attestano infatti come al netto dei beni energetici i prezzi al dettaglio continuino a salire in modo sensibile, colpendo spese primarie delle famiglie come alimentari, casa e trasporti. Una emergenza contro la quale il Governo deve intervenire ora, prorogando l’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta, reintroducendo lo sconto sulle accise di benzina e gasolio e tagliando l’Iva sui generi di prima necessità come gli alimentari».

Preoccupa il calo della spesa, dice anche l’Unione Nazionale Consumatori.

«A preoccuparci è la caduta libera della spesa delle famiglie residenti, -1,6% sul terzo trimestre 2022 – dice il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – Se proseguisse il cammino in discesa sarebbero guai per il Paese, considerato che rappresentano il 58,8% del Pil. Solo se le bollette del gas e della luce e l’inflazione continueranno a scendere in modo consistente i consumi potranno tenere. Per questo non si capisce cosa aspetti il Governo a fare due cose: rinnovare gli sconti sulle bollette anche per il quarto trimestre e rinviare la fine del mercato tutelato della luce che per condomini e associazioni scade il 1° aprile 2023, ossia tra meno di un mese».


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