
Caro bollette, lettera appello di 11 associazioni di consumatori all'Anci
Caro bollette, appello dei Consumatori all’Anci
Caro bollette, 11 associazioni di consumatori scrivono una lettera/appello all’Anci e chiedono ai comuni con partecipazioni nelle società energetiche di rinunciare agli utili e destinare i fondi alla riduzione delle bollette
Undici associazioni di consumatori scrivono all’Anci, l’associazione dei comuni italiani, sul tema caldissimo del caro bollette. E fanno un appello: i Comuni che hanno partecipazioni nelle società energetiche rinuncino agli utili per destinare i fondi alla riduzione delle bollette.
Bollette, rialzi stratosferici
Davanti, ci sono i dati allarmanti diffusi ieri dall’Autorità per l’energia che mettono nero su bianco i rialzi stratosferici. Nel primo trimestre di quest’anno le bollette della luce sono cresciute del +131% rispetto allo stesso periodo del 2021, +94% è il valore per le bollette del gas. I maggiori costi dell’energia si riversano sui prezzi al dettaglio. E questo sta strozzando famiglie e imprese.
Così undici associazioni hanno inviato una lettera/appello all’Anci, chiedendo al Presidente Antonio Decaro di attivarsi affinché tutti i Comuni italiani contribuiscano concretamente, e non con iniziative “spot”, alla lotta al caro-bollette.
«Ben 224 comuni italiani detengono quote di partecipazione nelle società dell’energia, alcuni addirittura al 100% – dice Assoutenti, promotrice dell’iniziativa presso l’Anci – Amministrazioni che stanno beneficiando dei rincari delle tariffe luce e gas attraverso i maggiori utili garantiti dal rialzo dei prezzi dell’energia. Profitti a cui i comuni possono rinunciare, destinandoli integralmente al sostegno delle famiglie e delle imprese schiacciate dal caro-bollette».

Lettera/appello dei Consumatori all’Anci
L’appello inviato all’Anci è stato firmato da Adiconsum, Adoc, Adusbef, Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Udicon.
Nell’appello, le associazioni richiamano l’iniziativa di molti comuni che nei giorni scorsi hanno spento le luci per protestare contro il caro bollette, ma esprimono “stupore” per quei Comuni proprietari di pacchetti azionari o comunque in posizione di controllo di società di energia elettrica e gas.
«La responsabilità sociale di impresa non è ispirata alla semplice logica del profitto, che in momenti difficili come questi può diventare un valore sacrificabile e differibile per assicurare la tenuta sociale ed economica delle famiglie e delle imprese – scrivono nella lettera – Al riguardo ci permettiamo di ricordare che le emergenze pandemica e climatica, hanno stravolto già da due anni qualsiasi parametro economico, reintroducendo il concetto e la pratica del deficit spending per le Amministrazioni pubbliche. Concetto che diventa ora necessario estendere, nelle dovute forme e modalità, alle attività imprenditoriali controllate dalle predette».
«Per tali ragioni, Le rivolgiamo un accorato appello affinché si faccia interprete di una nuova stagione nelle scelte economiche delle utility dei Comuni, dove si proceda a dare indicazioni agli amministratori di raffreddare immediatamente il prezzo dell’energia, vendendola al puro costo e azzerando per il 2022 gli utili, destinandoli in primo luogo alle bollette delle fasce deboli della popolazione e alle imprese ed aziende strategiche del territorio nella produzione e nei servizi di trasporto, sanitari, sportivi e culturali.
Nella speranza che raccolga questo nostro appello, ci rendiamo disponibili, anche con i nostri esperti, ad individuare le soluzioni tecnico-operative più adeguate per attuare quanto proposto».
