Forniture non richieste di energia/gas, l’Antitrust multa Axpo Italia per 1 milione di euro (Foto di Frauke Riether da Pixabay)

Forniture non richieste di energia elettrica o gas e mancata vigilanza sulle attività di telemarketing che portavano all’attivazione: l’Antitrust multa la società AXPO Italia S.p.A per un milione di euro.

AXPO Italia, spiega l’Antitrust nel provvedimento, pubblicato sul bollettino del 13 marzo, è attiva con il brand Pulsee, 100% digital, nella vendita di gas naturale e di energia elettrica a clienti finali nel mercato libero. Il comportamento esaminato dall’Antitrust riguarda la promozione e successiva conclusione di contratti e attivazione di forniture di energia elettrica o gas naturale non richieste sul mercato libero, prevalentemente tramite agenzie che operano con negozi, porta a porta e contatti telefonici (telemarketing).

Telemarketing e forniture non richieste

L’Antitrust contesta un’unica pratica che consiste nella mancata vigilanza sulle modalità di telemarketing con cui venivano promosse le offerte commerciali e nella fornitura non richiesta di energia elettrica e/o gas naturale da parte di Axpo, erogata dunque senza espressa volontà del consumatore.

Dalle evidenze agli atti, si legge nel provvedimento, «risulta infatti che, in un numero rilevante di casi, gli Agenti di cui si avvale AXPO non hanno informato i consumatori in modo chiaro e comprensibile, prima che gli stessi fossero vincolati contrattualmente, circa l’identità del Professionista o la natura delle obbligazioni derivanti dal contratto, fornendo informazioni non rispondenti al vero, inesatte o fuorvianti circa lo scopo delle chiamate e le obbligazioni nascenti dal contratto».

In altri casi, prosegue l’Antitrust, «risulta che gli Agenti di vendita hanno contrattualizzato gli utenti qualificandosi come associazioni di consumatori o come Agenti di altri fornitori dichiarando, contrariamente al vero, che AXPO era stata incaricata dagli stessi di subentrare per un breve periodo nel rapporto di fornitura».

Il Garante della concorrenza contesta all’azienda di essere consapevole del fenomeno delle attivazioni non richieste, visto il numero di reclami ricevuti da consumatori e da aziende concorrenti. L’Antitrust contesta poi le modalità di vigilanza e sottolinea che l’azienda ha introdotto «solo da febbraio 2022, una check call, successiva alla prima chiamata, per la verifica dell’effettiva acquisizione del consenso alla sottoscrizione del contratto di fornitura da parte degli Agenti». Reputa poi che le azioni di risoluzione dei contratti siano state state intempestive.

Forniture non richieste e asimmetria informativa

«La condotta tenuta da AXPO, perlomeno nel periodo compreso tra il mese di luglio 2021 e il mese di febbraio 2022, appare connotata – conclude l’Autorità Antitrust – da profili di omessa vigilanza sui soggetti dalla stessa incaricati di formulare offerte commerciali in quanto non corrispondente a quell’onere minimo di diligenza che il consumatore medio si attende soprattutto in settori particolarmente complessi, come quello dell’energia, ove sussiste una forte asimmetria informativa tra Professionista e cliente. Asimmetria informativa che può essere colmata solo con un corretto trasferimento delle informazioni dalla parte contrattuale più forte che le detiene al cliente finale. Tale omessa diligenza ha determinato un numero significativo di attivazioni non richieste e quindi forniture di energia elettrica e gas a consumatori che non avevano realmente espresso un consapevole consenso».

Pratica commerciale scorretta, conclude l’Antitrust, che ha deciso di multare AXPO Italia per un milione di euro.


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