Obsolescenza programmata, parte la campagna di Altroconsumo
Parte la campagna di Altroconsumo contro l’obsolescenza programmata di lavatrici, smartphone & Co
Segnalare elettrodomestici e smartphone che sono diventati inutilizzabili troppo presto. E fare in modo, con un’azione di pressione, di sensibilizzare le aziende perché mettano in commercio prodotti più sostenibili. Questo l’obiettivo dell’iniziativa lanciata da Altroconsumo contro l’obsolescenza programmata.
Si costruiscono prodotti sempre meno resistenti, difficili da riparare o con pezzi di ricambio impossibili da trovare o troppo costosi. La lavatrice si rompe troppo presto ed è impossibile da riparare, oppure non conviene, anche perché il pezzo per ripararla è davvero troppo elevato. Il sistema operativo dello smartphone diventa impossibile da aggiornare dopo un anno. Sono i casi in cui rientra il fenomeno dell’obsolescenza programmata, che è «sotto gli occhi di tutti», dice Altroconsumo.
L’associazione racconta di ricevere molti reclami da parte dei consumatori delusi da dispositivi elettronici che si usurano e cessano di funzionare troppo presto perché mal costruiti e difficili da riparare.
Il progetto PROMPT
Parte dunque oggi il progetto PROMPT (Premature Obsolescence multi-stakeholder product testing programme) con cui Altroconsumo, insieme alle organizzazioni di consumatori di Spagna, Belgio e Portogallo, «prosegue la sua battaglia contro l’obsolescenza programmata dei prodotti. Un fenomeno che comporta elevati costi per l’ambiente, l’economia e le tasche dei consumatori».
Per arginare il fenomeno al link https://www.altroconsumo.it/obsolescenza-programmata è aperta una piattaforma online dove è possibile segnalare casi di questo tipo, inserendo dati e caratteristiche del prodotto malfunzionante.
Più alto sarà il numero di segnalazioni, promette l’associazione, maggiore sarà la forza delle azioni che saranno intraprese per tutelare i consumatori da questa pratica. Secondo l’esperienza di Altroconsumon nell’elenco dei problemi più spesso riscontrati ci sono, per lo smartphone, come parti “deboli”, la batteria, il touchscreen e il caricatore. Per quanto riguarda invece i televisori, i principali responsabili sono telecomando, schermi e connettori. Per i Pc ancora una volta sono le batterie a non funzionare al meglio, seguite da hard disk e dagli alimentatori.
L’obiettivo del progetto PROMPT è quello di sviluppare un programma di test indipendenti per valutare la longevità dei prodotti elettronici. Oltre a stimolare i produttori, l’iniziativa vuole anche incentivare i consumatori a utilizzare più a lungo i prodotti, a ripararli e ad accettare anche prodotti di seconda mano.
Le nuove regole dell’Unione Europea
La Commissione ha adottato nuove regole per incoraggiare i produttori a progettare prodotti pensando alla rigenerazione, al recupero e al riciclo. E’ recente anche il nuovo regolamento Ecodesign emanato proprio come misura per sostenere la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti. Il pacchetto prevede una regolamentazione che rende obbligatorio mantenere sul mercato per almeno 7 anni alcuni pezzi di ricambio. Le 10 categorie di strumenti tecnologici coinvolti sono: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, display elettronici (televisori inclusi), motori elettrici, trasformatori, alimentatori, impianti di illuminazione, frigoriferi con funzioni di vendita e attrezzature per saldatura.