La crisi economica che si riverbera sui consumi di energia e sulle sofferenze nei pagamenti dei servizi elettrici e gas – morosità che riguarda il 10% delle famiglie nel biennio compreso fra il 2010 e il 2011 e il 19% delle piccole e medie imprese. Il ruolo del consumatore davanti alle bollette, le incertezze ancora presenti nel mercato libero dell’energia, la tutela attraverso procedure alternative di risoluzione delle controversie. Sono diversi gli aspetti della relazione odierna dell’Autorità per l’energia rimarcati e sottolineati dalle associazioni dei consumatori.
Commenta a margine della presentazione Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori: “È una relazione importante, fa qualche passo avanti nella difesa dei cittadini facendo chiarezza sulle tariffe e sulla bolletta, che deve essere più trasparente e chiara, fa un passo avanti quando si parla di fiscalità generale. Noi però vorremmo un’Autorità ancora più “cattiva” per quanto riguarda comportamenti anomali e scorretti nel mercato da parte delle imprese. Non diamo infatti un giudizio molto positivo dell’attuale rapporto fra cittadini e imprese, anche per le difficoltà con cui si portano avanti i processi di conciliazione in un mercato che è in grande sommovimento per quanto riguarda la competitività”. Il presidente dell’Autorità energia sembra fiducioso che con la nuova regolazione in vigore dal 1° giugno ci sarà un freno ai contratti non richiesti. “Noi verificheremo se ciò accade – spiega Trefiletti – Se non sarà così, contrasteremo questa situazione che sta coinvolgendo 90 mila famiglie, un dato, questo, che viene da tutte le associazioni dei consumatori”.
Il Codacons punta l’attenzione soprattutto sulla discesa del consumo interno lordo dell’energia complessiva, che nel 2011 è sceso al livello del 1999, e sulla morosità nel pagamento del servizio, conseguenze di una crisi economica che, afferma l’associazione, “ha ridotto talmente sul lastrico le famiglie e le imprese che non riescono nemmeno più a pagare le bollette della luce e del gas, ossia le spese obbligate per eccellenza”. Il Codacons chiede dunque al Governo che “con un apposito decreto, preveda la possibilità di sospendere per 12 mesi il pagamento delle bollette per chi si trova in oggettive difficoltà, ad esempio perché disoccupato o in cassa integrazione. Attualmente è possibile solo ottenere la rateizzazione dei pagamenti, cosa comunque assai diversa dalla sospensione dei pagamenti, ma tale possibilità è concessa solo se la bolletta di conguaglio supera del 150% l’addebito medio delle bollette in acconto o se c’è un guasto del contatore. Inoltre tali possibilità sono obbligatorie solo nel mercato di maggior tutela e non nel mercato libero – spiega l’associazione – Infine la rateizzazione ha un costo, dato che il cliente deve pagarci gli interessi”.
“Dalla liberalizzazione del mercato dell’energia i consumatori hanno ottenuto ben pochi vantaggi”: è’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, per il quale “è indispensabile ampliare la concorrenza  andando verso un mercato europeo dell’energia in modo che anche i consumatori possano usufruire delle opportunità offerte dal mercato libero. Inoltre, l’Autorità deve definire precise regole di trasparenza che permettano ai consumatori di scegliere consapevolmente, magari stabilendo che le offerte di vendita sul mercato libero per i clienti domestici siano facilmente comparabili tra loro, così come si appresta a decidere il Regolatore inglese”.
“E’ estremamente preoccupante -aggiunge Paolo Landi, presidente della Fondazione Consumo Sostenibile– l’aumento della morosità fra i clienti domestici a causa della crisi che ha colpito numerose famiglie. Alla denuncia del Presidente Bortoni, però, deve far seguito un preciso intervento  per evitare il distacco di servizi indispensabili, insieme alla correzione del Bonus Sociale in senso solidaristico, così da ampliarne l’importo e la platea degli aventi diritto”.

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