SEN, osservazioni di Legambiente: fare ‘pulizia’ nelle bollette
Legambiente ha presentato un documento di osservazioni sulla Strategia energetica nazionale presentata dal Ministero dello Sviluppo economico. “Il documento è contraddittorio, a parole dichiara di voler promuovere rinnovabili ed efficienza energetica senza però dare strumenti certi e timing adeguati al loro effettivo sviluppo. Nei fatti, e con interventi precisi, però ne ostacola lo sviluppo e dà il via libera alle trivellazioni per estrarre petrolio e gas. Ora più che mai, invece, servirebbero prospettive coraggiose e innovative per rilanciare l’economia e dare fiducia a cittadini e imprese riducendo le spese in bolletta e fornendo gli strumenti giusti per competere nell’economia del futuro” spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente. L’Associazione ambientalista passa in rassegna le manchevolezze della SEN: dall’analisi sui sussidi alle finti fossili ai problemi che vivono gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti fossili all’impatto degli incentivi per le rinnovabili sulle bollette di cittadini e imprese. Rimandando al ricco documento la cui versione integrale è reperibile sul sito dell’Associazione, ci soffermiamo sulla richiesta di Legambiente di approfondire sul serio la questione delle bollette. Perché’ di sicuro negli ultimi dieci anni è avvenuto un aumento notevole del prezzo delle bollette elettriche per le famiglie italiane. Secondo i dati dell’Autority per l’energia, la spesa annua delle famiglie per l’elettricità è passata da una media di 338,43 euro nel 2002 a 515,31 Euro nel 2012. Ossia 176,88 Euro in più a famiglia e un aumento del 52,5%. Ma nelle bollette à la voce legata all’andamento del prezzo del petrolio che è decollata, passando da 106,06 euro a 293,96. Esattamente 187,36 Euro in più a famiglia per spese legate al prezzo del petrolio con un aumento del 177,2%. Del resto siamo un Paese che importa il 97% del petrolio, gas e carbone utilizzati e che non dispone di significativi giacimenti. Eppure tutta l’attenzione viene posta nei confronti delle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico il cui peso è in aumento in modo del tutto marginale rispetto all’aumento nella bolletta delle famiglie.
Piuttosto la SEN dovrebbe con più’ attenzione guardare alla pulizia necessaria all’interno delle bollette elettriche, eliminando le voci inutili come gli “oneri generali di sistema” per la messa in sicurezza dei siti nucleari, per i regimi tariffari speciali alle Ferrovie, ma anche tutti i sussidi legati alle fonti “assimiliate” e quindi inceneritori e raffinerie. Inoltre occorre affrontare il tema della garanzia di una vera concorrenza nel mercato elettrico, in modo da controllare e evitare cartelli sui prezzi.