Altri lotti di frutti di bosco sono stati segnalati come a rischio di epatite A. Il Ministero della Salute ha infatti comunicato che sono risultati positivi al controllo altri tre lotti del prodotto Boscobuono della ditta Green Ice (n. 13136, 13129 e 13004). Come ricorda Altroconsumo, la Procura di Torino, dopo l’allarme lanciato dalle autorità, aveva già aperto un’inchiesta per commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi su dieci aziende nei cui campioni prelevati – e commercializzati proprio nel torinese – è stato rilevato il virus: si tratta di aziende di Padova, Pavia, Ferrara, Parma e Cuneo, società di cui non sono stati ancora resi noti i nomi. I frutti di bosco analizzati provengono da Serbia, Ucraina, Bulgaria, Polonia, Romania e Canada.

Visto che non è possibile escludere la presenza sul mercato di altri prodotti contaminati, è consigliato usare i frutti di bosco solo dopo cottura, facendoli bollire per almeno due minuti. Intanto, dopo aver lanciato l’allerta alle Regioni, il Ministero continua l’attività di rafforzamento dei controlli definendo un piano di campionamento e analisi sia sul territorio che in frontiera per i frutti di bosco provenienti da Paesi Terzi e destinati al confezionamento e alla distribuzione in Italia.

Da giugno 2013, a causa della sospetta contaminazione, sono stati ritirati a titolo precauzionale i seguenti mix di frutti di bosco surgelati:


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  • Frutti di bosco congelati (1000 g), lotto 49/13 (scadenza 08/2014) – prodotto da Erica, San Martino di Lupari (PD)
  • Bosco Reale (200 g.), lotto L 13036  scadenza 02/2015 – prodotto da Asiago Food, Veggiano (PD)
  • Bosco Buono, lotti L 13015 (450 g, scadenza 12/2014), L 13079 (300 g, scadenza 02/2015), L 13136, L 13129, L 13004 – prodotto da Green Ice, Ponte Crenna (PV).

 

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