Regione che vai, bolletta che trovi. A fronte di una bolletta media del gas pari a circa 1300 euro, la bolletta effettiva varia da regione a regione con differenze che possono arrivare a 200 euro annui. Se è vero che l’energia costa cara in tutta Italia, in alcune regioni il prezzo della bolletta gas è più salato che in altre: SuperMoney, portale per confronto delle tariffe energia, ha analizzato i costi in bolletta in ogni regione, stilando una classifica dalla più cara alla più economica. E ha scoperto che i più “tartassati” sono i residenti in Calabria, seguiti da Lazio e Liguria, mentre i consumatori che pagano meno sono trentini, lombardi e friulani.
L’analisi di Supermoney prende in considerazione il costo stimato del gas, con la tariffa di maggior tutela attuale, per un consumatore che utilizzi 1.400 metri cubi di gas all’anno: in media, gli italiani spendono 1.334 euro all’anno. Sul primo gradino del podio si trova la Calabria, la regione più “tartassata”, con un costo annuo stimato per la bolletta di gas e riscaldamento pari a 1.455 euro, oltre 100 euro più della media; i laziali, al secondo posto della classifica, pagano 1.427 euro all’anno per acqua calda e riscaldamento; la medaglia di bronzo spetta alla Liguria, dove il costo del gas è pari a 1.426 euro. Si pagano bollette inferiori alla media in Trentino Alto Adige, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, dove gas e riscaldamento costano 1.260 euro all’anno. A conti fatti, gli abitanti di queste regioni spendono 200 euro in meno rispetto ai loro colleghi calabresi.
L’analisi di SuperMoney suddivide il prezzo della bolletta gas nelle sue diverse componenti: servizi di vendita, servizi di rete, accisa, addizionale regionale e Iva. Servizi di vendita e Iva sono uguali in tutte le regioni; le accise vengono stabilite a livello nazionale e variano in base a sei macro aree; le addizionali regionali vengono stabilite dalle singole regioni e la loro incidenza varia notevolmente: dagli 0 euro in Lombardia, Basilicata, Val D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Sicilia, ai 107 euro della Liguria. Ciò che più fa oscillare il prezzo del gas sono però i costi dei servizi di rete, ovvero tutte le attività che consentono alle imprese di vendita di trasportare il gas fino al contatore del cliente. Gli oneri di rete variano dai 216 euro delle regioni più “virtuose”, ai 407 euro pagati da Calabria e Sicilia.
“Nel complesso, oneri di rete e imposte hanno un peso di oltre il 50% sulla bolletta gas che ognuno di noi paga – spiega Andrea Manfredi, amministratore delegato SuperMoney – E’ importante sottolineare che si tratta di costi fissi, che i consumatori non hanno modo di evitare: l’unica componente su cui le imprese energetiche si fanno concorrenza (e sulla quale è dunque possibile risparmiare) è il costo della materia prima, che incide sul totale dei costi per circa il 50%. Scegliendo il libero mercato dell’energia è comunque possibile ottenere un risparmio notevole: i dati di SuperMoney mostrano che, scegliendo la tariffa più conveniente sul libero mercato, si possono risparmiare circa 140 euro ogni anno su gas e riscaldamento”.


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