Nel 2011, sulle strade della Capitale la Polizia municipale ha rilevato complessivamente 37.075 incidenti: 16.697 di questi hanno causato danni a persone, mentre i restanti 20.378 hanno causato solo danni materiali. In totale, sono morte 165 persone. Questi i dati da cui è partita la discussione di questa mattina nel corso di un convegno all’Ara Pacis durante il quale è stato illustrato il Piano Comunale della Sicurezza Stradale. Obiettivo principale del piano è il raggiungimento, entro il 2020, di un tasso di mortalità non superiore a 3,8 morti ogni 100 mila abitanti, in linea con i livelli di sicurezza che attualmente contraddistinguono i Paesi più virtuosi d’Europa: Svezia, Regno Unito e Olanda. Perseguendo tale obiettivo, Roma Capitale contribuirà al raggiungimento sia del target nazionale che di quello europeo.
Le strade della Capitale, ogni giorno, sono oggetto di oltre 7 milioni di spostamenti con un uso prevalente del mezzo privato. Il parco veicoli, con circa 2,8 milioni di unità, determina un tasso di motorizzazione pari a 1.022 veicoli ogni 1.000 abitanti, che risulta tra i più elevati a confronto con le altre grandi città italiane ed europee. Un peso notevole assume il segmento dei ciclomotori, che incide per circa 300 mila unità.
Le azioni proposte riguardano principalmente i pedoni, le due ruote a motore, bambini e anziani, la velocità eccessiva, l’incidentalità nelle ore notturne e, più in generale, il mancato rispetto delle regole.
Per tali componenti il PCSS individua azioni “trasversali” (che agiscono in maniera diffusa e sistematica sul territorio) e azioni “specifiche” (per tratte stradali e intersezioni a massimo rischio o per particolari componenti di incidentalità), e fissa gli obiettivi quantitativi da raggiungere e gli indicatori da utilizzare per valutare i livelli di efficacia delle misure.
Il PCSS è composto da quattro documenti: la “Relazione generale”, il “Rapporto Annuale sull’Incidentalità”, il documento sulle “Azioni Prioritarie per la riduzione dell’incidentalità”, il “Repertorio degli Interventi”, una sorta di manuale per i tecnici e gli operatori della sicurezza stradale che riporta le indicazioni sulle soluzioni da adottare sistematicamente per risolvere i diversi tipi di criticità. I documenti del Piano saranno sistematicamente aggiornati attraverso un monitoraggio continuo degli effetti degli interventi via via realizzati.
L’acquisizione di dati aggiornati e disaggregati forniti dalla Polizia Locale di Roma Capitale ha consentito, già nella prima annualità, di comprendere nel dettaglio gli elementi critici e di indirizzare le azioni in maniera puntuale ed efficace. Un ruolo centrale, dunque, assumono gli Uffici della Polizia Locale di Roma Capitale sia per l’elaborazione e i successivi aggiornamenti del PCSS, sia nelle fasi di scelta delle azioni e valutazione dell’efficacia degli interventi. Un ruolo rilevante spetta inoltre a tutti gli Organismi di controllo, istituzionali, di ricerca, e agli altri soggetti, come le Associazioni, che possono contribuire in maniera significativa a rafforzare il quadro delle conoscenze e dell’efficacia dei conseguenti interventi.
Tra le azioni promosse dal Piano è la costituzione di un “Centro di Competenza sulla Sicurezza Stradale”, una struttura tecnica per la raccolta, l’elaborazione e la gestione dei dati di incidentalità stradale che opererà a supporto delle attività di programmazione e progettazione dell’Amministrazione e a servizio dei vari operatori del settore.
Il PCSS prevede inoltre la costituzione della “Consulta Cittadina sulla Sicurezza Stradale”, una sede organizzata e permanente di confronto e concertazione aperta ai diversi settori dell’Amministrazione, agli altri Enti pubblici, alle strutture e alle associazioni di categoria che operano nel settore della sicurezza stradale sul territorio comunale.
 


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1 thought on “Sicurezza stradale, a Roma 165 morti nel 2011

  1. Complimenti al Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale che durante l’intervento è stato in grado di dettagliare l’incidentalità del 2011 sul territorio della Capitale, senza dover far riferimento ai dati di due / tre anni prima. Il Piano Comunale della Sicurezza Stradale, per raggiungere gli obiettivi, potrà avvalersi della banca dati alimentata, in tempo pressoché reale, dalla Polizia Locale di Roma Capitale che rileva e gestisce informaticamente tutti gli incidenti stradali che si verificano sul territorio. La disponibilità completa ed immediata dei dati consentirà ai tecnici del PCSS una sistematica analisi dell’incidentalità per suggerire interventi consapevoli finalizzati migliorare la Sicurezza Stradale e ridurre sensibilmente il numero dei morti e della sinistrosità in generale.

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