Le associazioni dei consumatori aderiscono al Manifesto per l’energia del futuro, che chiede un mercato energetico aperto e liberalizzato, sostenibile e vicino alle esigenze e ai bisogni dei consumatori. Al documento, che promuove una nuova visione del mercato libero dell’energia, è infatti arrivata l’adesione di Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino.
energiaLe cinque associazioni aderiscono dunque al “Manifesto per l’energia del futuro” e si impegnano – insieme alle Società promotrici del documento: Edison, ENGIE, Sorgenia, E.ON – per consentire a cittadini e imprese di godere finalmente dei benefici di un mercato pienamente competitivo, senza l’esclusione di nessuno. Al centro dell’attenzione il consumatore in un’ottica di scelte libere e consapevoli. Il documento è stato presentato lo scorso dicembre a Roma, sottoscritto dai principali operatori, e sta dando luogo a un ampio dibattito: uno dei punti fondamentale è la richiesta di stabilire un quadro di regole semplici ed efficaci per un mercato dell’energia più aperto, che consenta ai consumatori di risparmiare e rendersi protagonisti consapevoli delle proprie scelte e agli operatori di innovare e sviluppare il mercato.
“Alle Istituzioni chiediamo di innovare le regole, in modo chiaro e prevedibile, per stimolare gli investimenti degli operatori e la consapevolezza dei consumatori”, si legge nelle conclusioni del documento. Nel dettaglio, il Manifesto racconta “il mercato dell’energia che vogliamo” attraverso quattro principi di riferimento. Uno è il risparmio. “Una piena liberalizzazione del mercato può rappresentare davvero un vantaggio per tutti – si legge nel documento –  Il mercato libero permette alle famiglie di risparmiare e di trarre vantaggio da servizi con un elevato valore commerciale, consentendo al tempo stesso un uso più efficiente del tempo e delle risorse”. Per cui, sostengono i promotori del documento, il mercato “è lo strumento essenziale per un’energia conveniente”.
Altro punto centrale è rappresentato dalla sostenibilità. “Vogliamo l’energia sostenibile ed efficiente”, si legge nel Manifesto per l’energia del futuro. “Vogliamo poter offrire un’energia sempre più sostenibile. Vogliamo che i clienti possano sceglierla, perché adatta alle loro case, alle loro imprese, ai loro stili di vita. Che possano conoscerla e gestirla in modo responsabile, per ridurre i consumi e avere servizi che migliorino la qualità della vita e la sostenibilità ambientale. Vogliamo diffondere la cultura dell’efficienza energetica per un consumo consapevole”. Poi c’è l’altro punto cardine, rappresentato dall’innovazione e dalla digitalizzazione della relazione con i consumatori – “Ci aspettiamo che presto il progresso tecnologico renda facilmente accessibili nuovi modelli di gestione dei consumi via tablet o telefono cellulare” – e a questo fa seguito il principio del “nessuno escluso” che chiama in causa direttamente la necessità di garantire a tutti l’energia attraverso un un potenziamento degli strumenti di tutela dei più deboli: oggi solo uno su tre degli aventi diritto beneficia del “bonus sociale”. “Il sistema va dunque riformato”.
Spiega una nota stampa congiunta dei Consumatori: “In un contesto in cui tecnologie, modelli di consumo e attenzione alla sostenibilità sono in continua evoluzione solo una piena liberalizzazione del mercato finale dell’energia accompagnata da strumenti contrattuali che assicurino ai clienti trasparenza, sicurezza e maggiori tutele rispetto ad oggi, consentirà di offrire servizi più moderni, efficienti e sostenibili, oltre a prezzi più flessibili e competitivi”. Per tutti gli aderenti al Manifesto – e nelle prossime settimane ci saranno altri momenti di confronto – c’è l’impegno a “dare un contributo propositivo alla discussione attualmente in corso in Parlamento sul disegno di legge sulla concorrenza”.

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