Test Invalsi nel curriculum dello studente? Il Garante Privacy chiede informazioni (Foto Pixabay)

Il Garante Privacy accende un faro sulla previsione dell’inserimento dei test Invalsi nel curriculum dello studente. L’Autorità ha infatti inviato nei giorni scorsi una richiesta di informazioni all’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi) in merito alla possibile integrazione dei test nel curriculum digitale degli studenti, allegato al diploma di maturità.

Secondo diverse notizie stampa, scrive il Garante in una nota, i risultati delle prove Invalsi entreranno a far parte del curriculum dello studente allegato al diploma di scuola superiore e contenuto nell’E-Portfolio presente sulla piattaforma ministeriale Unica.

Protezione per i dati personali dei minori

Nella richiesta di informazioni, l’Autorità evidenzia come la normativa sulla privacy, in considerazione della loro particolare “vulnerabilità”, assicuri ai dati personali dei minori una specifica protezione, anche quando i trattamenti riguardano la valutazione del rendimento scolastico. Tra gli aspetti su cui Invalsi dovrà fornire, entro 20 giorni, riscontro al Garante, ci sono i presupposti normativi per inserire i risultati dei test nel curriculum dello studente e quali tipologie di prove, le finalità e la logica del trattamento.

Per quanto riguarda poi l’eventuale effettuazione di trattamenti automatizzati ai fini di “profilazione e classificazione” degli studenti, l’Autorità ha richiesto di conoscere le misure adottate per assicurare la qualità dei dati e l’intervento umano nel processo decisionale.

Il curriculum dello studente, introdotto nel 2015, riporta i  titoli conseguiti, le esperienze formative e le certificazioni linguistiche e informatiche dello studente ed è allegato al diploma di maturità. Il decreto Pnrr ha previsto che i risultati delle prove Invalsi siano registrati sul curriculum dello studente (Fonte: Ansa). In questo modo però la valenza della prova, che dovrebbe valutare l’andamento dell’istruzione a livello aggregato, come stato di salute del sistema scolastico, assumerebbero un valore individuale finora inedito. Non sono poche le critiche a questa impostazione, perché si teme che abbia un impatto sulla futura formazione scolastica e professionale degli studenti.


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