“Anche se la legge dà alle imprese la possibilità di aumentare, ogni due anni, il costo dei farmaci, in una fase storica come quella attuale chiediamo il massimo senso di responsabilità”. Queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva a seguito della diffusione delle tabelle con le quali Federfarma ha comunicato alle farmacie associate i nuovi prezzi.

Gli aumenti discendono dal comma 3, articolo 1, del decreto legge 87/2005 (il cosiddetto decreto Storace, dal nome dell’allora ministro della Salute), che permette alle aziende farmaceutiche di ritoccare verso l’alto – a cadenza soltanto biennale (il gennaio di ogni anno dispari) – i prezzi dei farmaci con obbligo di ricetta non rimborsati. Invece, ricorda Federfarma, “il prezzo al pubblico dei medicinali senza obbligo di ricetta è liberamente fissato da ciascuna farmacia o dagli esercizi commerciali abilitati”.

Aumentare oggi il prezzo dei farmaci, soprattutto in una fase di difficoltà economica per le famiglie, è una scelta che va fatta con estrema cautela. Dall’altra parte, ci appelliamo ai farmacisti perché minimizzino l’impatto di questi aumenti sulle famiglie attraverso l’utilizzo degli sconti a disposizione”, continua Gaudioso.

Per quanto riguarda l’accordo sul payback”, ha poi aggiunto, “siamo soddisfatti e ringraziamo Ministero della Salute, Conferenza Stato Regioni e imprese per la sua definizione. È senza dubbio un fatto positivo. Crediamo fondamentale superare una fase di impasse e di conflittualità durata fin troppo tempo, per fare sì che la discussione si sposti finalmente su come garantire un celere equo e trasparente accesso all’innovazione a tutti i cittadini sull’intero territorio nazionale”.


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