Oggi è un gran giorno per la scuola italiana: dopo anni di tagli e concorsi più o meno inutili, si inverte la rotta. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “L’istruzione riparte”, presentato dal Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. Tante le novità, a cominciare dall’impegno per il diritto allo studio previsto dalla Costituzione che, come ha precisato il Premier Enrico Letta, è lo strumento per superare le disuguaglianze. Ci sono poi misure di welfare dello studente, riduzione del costo dei libri di testo, estensione del permesso di soggiorno alla durata del percorso di studi.
“Inizia l’anno scolastico e il Governo ha voluto fare un intervento urgente importante per dare alcune risposte ai problemi della scuola italiana – ha detto Letta in conferenza stampa – Le attese sono moltissime da parte del mondo dell’istruzione e abbiamo voluto dare le prime risposte perché le risorse sono limitate e abbiamo dovuto fare i salti mortali. L’anno scolastico inizia in modo molto forte e significativo”. “Finalmente ritorna e ri-esiste l’impegno per il diritto allo studio, che è stato uno dei temi più complessi, più controversi e purtroppo più tagliati negli anni – ha sottolineato il presidente del Consiglio – Se non c’è diritto allo studio non c’è la pari opportunità di accesso all’istruzione in un Paese, il nostro, in cui le diseguaglianze sono cresciute tanto. Se non c’è diritto allo studio le persone non sono in grado di superare le diseguaglianze dei punti di partenza”.
Letta ha anche parlato della riduzione del peso del costo dei libri di testo a carico delle famiglie e degli studenti: “uno dei temi più gravosi, più complessi”. Si potranno utilizzare le vecchie edizioni di libri scolastici e si potranno avere i libri in comodato d’uso: il Ministero assegnerà direttamente alle scuole la somma di 2,7 mln di euro nel 2013 e 5,3 mln nel 2014 per l’acquisto, anche tra reti di scuole, di libri adottati dal collegio dei docenti, ovvero dispositivi per la lettura di contenuti digitali, da concedere in comodato d’uso ad alunni individuati sulla base dell’indicatore Isee.
Vediamo singolarmente e nel dettaglio gli interventi previsti dal decreto.
Welfare dello studente:

  • 100 milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi. Lo stanziamento è dunque consolidato e non temporaneo;
  • 15 milioni vengono stanziati per il 2014 per garantire ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati sulla base di graduatorie regionali e  serviranno per coprire spese di trasporto e ristorazione. Potranno accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado;
  • 15 milioni spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi;
  • 6 milioni per il 2014 per borse di studio destinate agli studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Le borse saranno erogate in base alla condizione economica e al merito artistico degli studenti. È prevista una graduatoria nazionale di assegnazione.

Libri di testo:

  • Per quest’anno scolastico gli studenti potranno utilizzare liberamente libri di testo nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni nazionali;
  • 8 milioni complessivi (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) vengono stanziati per finanziare l’acquisto da parte di scuole secondarie (o reti di scuole) di libri di testo ed e-book da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate;
  • cambiano le regole sui tetti di spesa: d’ora in poi dovranno essere i dirigenti scolastici ad assicurarne il rispetto non approvando le delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento;
  • i testi cosiddetti ‘consigliati’ potranno essere richiesti agli studenti solo se avranno carattere di approfondimento o monografico;
  • l’adozione dei testi scolastici diventa facoltativa: i docenti potranno decidere di sostituirli con altri materiali.

Lotta alla dispersione:

  • 15 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica. Sarà avviato un Programma di didattica integrativa che contempla il rafforzamento delle competenze di base e metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è maggiormente presente il fenomeno dell’abbandono e dell’evasione dell’obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria.

Orientamento degli studenti:

  • 6,6 milioni (1,6 per il 2013 e 5 per il 2014) per potenziare da subito l’orientamento degli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Sarà coinvolto nel processo l’intero corpo docente. Le attività eccedenti l’orario obbligatorio saranno opportunamente remunerate. Anche le Camere di commercio e le Agenzie per il lavoro potranno essere coinvolte. L’orientamento dovrà partire già dal quarto anno. Le scuole dovranno inserire le loro proposte in merito sia nel piano dell’offerta formativa che sul proprio sito.

Potenziamento dell’offerta formativa:

  • 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica. Un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale;
  • 3 milioni per il 2014 per finanziare progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico, culturale e archeologico. I bandi sono rivolti alle scuole, ma anche alle Università e alle Accademie delle Belle Arti e nelle Fondazioni culturali. Si potranno ottenere anche cofinanziamenti da parte di fondazioni bancarie o enti pubblici/privati o da altri enti che ricevono finanziamenti dal Miur;
  • detrazioni fiscali al 19% anche per le donazioni a favore di università e istituzioni di Alta formazione artistica. Le donazioni dovranno riguardare innovazione tecnologica, ampliamento dell’offerta formativa, edilizia;
  • parte del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa sarà vincolato alla creazione o al rinnovamento di laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano materiali innovativi.

Tutela della salute a scuola:

  • Sono state approvate nel decreto legge le disposizioni contenute nel disegno di legge Lorenzin in materia di divieti di fumo negli ambienti chiusi e aperti, di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado. In particolare sarà vietato fumare anche nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole. Sarà altresì vietato l’uso delle sigarette elettroniche negli ambienti chiusi delle istituzioni scolastiche. Le sanzioni pecuniarie irrogate per le violazioni finanzieranno interventi del Ministero della Salute  finalizzati alla prevenzione del rischio di induzione al tabagismo.

Il decreto prevede anche una serie di interventi che mirano a dare continuità al servizio scolastico, incrementano l’insegnamento di sostegno e rendono più facile la ristrutturazione delle scuole.

  • Cambia la procedura di assunzione dei dirigenti scolastici: saranno selezionati annualmente attraverso un corso-concorso di formazione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione;
  • nel frattempo, nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, saranno assegnati incarichi temporanei di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati. Questi ultimi saranno esonerati dall’insegnamento;
  • sarà definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale docente, educativo ed ATA- Ausiliario tecnico e amministrativo per gli anni scolastici 2014/2016 (69mila docenti e 16mila Ata nel triennio). Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti;
  • è prevista l’assunzione di 57 dirigenti tecnici (i cosiddetti ispettori) per il sistema della valutazione vincitori dell’ultimo concorso. L’obiettivo è porre rimedio alla scopertura in organico che è di circa l’80%;
  • viene abrogata la norma che prevedeva il transito automatico dei docenti cosiddetti “inidonei” (per motivi di salute) nei ruoli amministrativi.

Docenti di sostegno: si autorizza l’assunzione a tempo indeterminato di docenti di sostegno (oltre 26.000). Si darà così una risposta stabile a più di 52.000 alunni oggi assistiti da insegnanti che cambiavano da un anno all’altro.
Edilizia scolastica: per far fronte alle carenze strutturali delle scuole o per la costruzione di nuovi edifici le Regioni potranno contrarre mutui trentennali, a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato; gli edifici utilizzati come sede di attività didattica dalle istituzioni scolastiche paritarie gestite da Onlus sono esentate dal pagamento dell’imposta municipale sugli immobili.
Novità anche per il sistema universitario e la ricerca:

  • Il cosiddetto bonus maturità è abrogato. Una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico;
  • a partire dall’anno accademico 2013/2014, l’importo dei contratti dei medici specializzandi è determinato a cadenza triennale e non più annuale. L’ammissione alle scuole di specializzazione avverrà sulla base di una graduatoria nazionale;
  • la durata del permesso di soggiorno degli studenti stranieri è allineata a quella del loro corso di studi o di formazione, nel rispetto della disciplina vigente sulle certificazioni degli studi e dei corsi formativi.

Qualità della ricerca scientifica:


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