Polizze Rc auto in calo: bene ma non basta. Questo il tenore dei commenti che arrivano dalle associazioni dei consumatori di fronte ai dati diffusi oggi dall’Ivass, che parlano di polizze in calo di oltre 100 euro nei cinque anni 2013-2017, di una riduzione delle disparità di prezzo su base territoriale e di polizze che si aggirano in media sui 340 euro. Non basta, dicono le associazioni, perché c’è ancora differenza con l’Europa e perché i neopatentati pagano ancora moltissimo.

“Bene, ma non basta! Anche se sono diminuite le disparità di prezzo sul territorio italiano, restano quelle con l’Europa – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Stando alla stessa relazione annuale dell’Ivass, infatti, a fine 2016 il premio medio della r.c. auto in Italia, al netto delle tasse, risulta più alto di 117 euro rispetto alla media dei principali quattro paesi europei, ossia Francia, Spagna, Germania, Regno Unito. Il differenziale è ancora una voragine intollerabile che andrebbe colmata al più presto”.

L’attenzione del Codacons si sofferma invece sui costi dell’rc auto per i neopatentati.  “Le novità in tema di assicurazioni, a partire dalla scatola nera, hanno portato ad un effettiva riduzione dei prezzi, ma esistono categorie di utenti per le quali risulta estremamente dispendioso assicurare la propria autovettura – dice il presidente Carlo Rienzi – Dagli stessi dati Ivass risulta infatti che i neopatentati hanno subito un rincaro delle tariffe pari al +3,1% su base annua nell’ultimo trimestre del 2017, e in alcune province per tali automobilisti i costi dell’rc auto sono astronomici. Il record del caro-polizza per i neopatentati spetta a Prato, dove a fine 2017 assicurare un’auto costava 1.111 euro, mentre 948 sono gli euro richiesti ad un neopatentato residente a Napoli – aggiunge Rienzi – Non si può pertanto cantare vittoria sul fronte dell’rc auto fino a che i costi delle polizze non saranno abbattuti per tutte le categorie di assicurati”.

Federconsumatori invece segnala dati in controtendenza rispetto a quelli diffusi dall’Ivass e parla di un aumento delle polizze. Dal 2013 al 2017, dice l’associazione, c’è stato un aumento di circa 144 euro pari a più 27%. “Per un veicolo di cilindrata 1.200, il costo medio delle polizze nel 2017 risulta pari a di 668,46 euro annui (per un 50enne in 1 classe) – dice Federconsumatori – Dati ancora lontanissimi dalla media europea. In tale contesto deteniamo il primato, oltre che per i conti correnti bancari più cari, anche per le polizze rc auto più onerose. Permangono inoltre gravi divari e disuguaglianze a livello territoriale, non ancora colmati dagli sconti previsti per chi installa la scatola nera. Ci auguriamo – conclude Federconsumatori –  sia solo questione di tempo prima che tale divario si azzeri completamente: da troppi anni, infatti, gli automobilisti al Sud sono vessati da tariffe inaudite e ingiustificabili, che incidono in maniera pesante sulle proprie condizioni di vita”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)